Dopo il passo falso con il San Donato il tecnico dei rossoblù si gioca molto più dei tre punti contro l’Ostia. Montevarchi in crisi, Lelli adesso è in bilico
Adesso il Montevarchi è in crisi nera, dopo la prestazione sconcertante e le due sberle prese dal San Donato. Al...
Adesso il Montevarchi è in crisi nera, dopo la prestazione sconcertante e le due sberle prese dal San Donato. Al netto della pessima tradizione in casa dei gialloblù della Val di Pesa, dove non vince dal 2015, il Montevarchi non è mai stato in partita. Anzi, come hanno ammesso al termine della gara peggiore giocata sin qui nel torneo il presidente Angelo Livi e lo stesso Nico Lelli, che ci ha messo la faccia, confrontandosi insieme alla squadra con i tifosi presenti al Pianigiani, nei primi 20 minuti i rossoblù avrebbero potuto subire almeno altre due o tre reti. Chi si aspettava una reazione a inizio ripresa è rimasto deluso e ora, reduci da tre pareggi e due sconfitte, i valdarnesi si trovano solo un gradino sopra i play-out, a quota 19, e non possono fallire lo scontro più che diretto di domenica prossima al Brilli Peri con l’Ostia Mare, che di punti ne ha 18. Quasi superfluo aggiungere, perché nel calcio contano i risultati, che l’incontro con i laziali deciderà anche il futuro di Lelli sulla panchina degli aquilotti. Il giovane tecnico pisano si è assunto tutte le responsabilità, assicurando agli sportivi che i giocatori si impegnano e danno il massimo in allenamento. Ha precisato poi che se notasse un atteggiamento e un impegno diversi sarebbe il primo ad andarsene. Dal canto suo Livi ha invitato tutti a reagire e predica calma, dote peculiare del "presidentissimo" per antonomasia Lezio Losi di cui ieri ricorreva l’ottavo anniversario della scomparsa.
Giustino Bonci
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