Forlì al debutto, Miramari non si nasconde: "Arriviamo al via nelle migliori condizioni"
Al Morgagni (ore 16) l’insidioso derby con la Sammaurese. "Abbiamo una gran voglia di giocare e dimostrare che siamo competitivi"
Settembre, andiamo: è tempo d’iniziare. Tutto pronto al ‘Morgagni’ per la prima di campionato del Forlì della nuova gestione Miramari, opposto oggi (ore 16) alla Sammaurese. Che magari non avrà l’appeal del Ravenna, ma di certo ha il potere di guastare il sonno del popolo biancorosso, memore di una compilation di precedenti agghiaccianti. Insomma, tocca stare in campana.
"Giungiamo all’appuntamento nelle migliori condizioni, soddisfatti del lavoro svolto. Siamo pronti a competere e scenderemo in campo convinti delle nostre possibilità per fare risultato pieno", attacca il tecnico felsineo. Che non si cura troppo dei pascoliani: "Ne conosciamo la rosa e l’allenatore, certo, ma all’inizio della stagione le informazioni sul modo di giocare degli avversari sono molto frammentarie. Tendenzialmente, però, non guardiamo in casa degli altri: siamo molto più proiettati su noi stessi".
Baricentro alto, altissimo, a mo’ di occupazione militare dell’area nemica ("l’idea è quella di schiacciare gli avversari per 90’, consci che non sempre saranno d’accordo"), e possesso palla illimitato: questo il piano di battaglia di Miramari. Che ha usato la creta giusta per forgiare un Galletto impavido e spregiudicato: "Abbiamo una gran voglia di giocare per dimostrare che siamo effettivamente una squadra competitiva, una realtà del campionato, perché fino a quando non fai punti e non guadagni le prime posizioni ogni discorso è aleatorio".
Sulla replicabilità del falso nueve, tanto apprezzato a Ravenna: "È una soluzione che rientra nelle nostre corde, indipendentemente dalle condizioni fisiche delle punte che abbiamo ingaggiato, ma anche un’opportunità di giocare in maniera differente. Vedremo di volta in volta quale sarà l’opzione migliore per la partita che andremo ad affrontare, fermo restando che disponiamo di un ampio ventaglio di alternative".
Capitolo formazione: Miramari rivela di aver già deciso grossomodo l’undici titolare "perché il precampionato ha fornito delle risposte, quindi non ci discosteremo da quel tema", pur ammettendo di nutrire qualche dubbio proprio in ragione dell’abbondanza. In ogni caso, "schiereremo quella che riterremo essere la miglior formazione possibile", declinata al 4-3-3; ‘accantonati’, infatti, sia l’ormai celeberrimo 1-8-1 che l’ancòra più ardito 0-9-1 ("una chiara provocazione", ride). Davanti comunque solo panchina, almeno inizialmente, per gli ultimi arrivati Petrelli e Okitokandjo, pronti a subentrare a gara in corso.
Non ci sarà Drudi, per un "problemino sopraggiunto", ma "si tratta di un’assenza ‘fisiologica’ che rientra nell’alveo di quello che è uno sport traumatico come il calcio". Al ‘Morgagni’ fischierà Roberto De Stefanis della sezione di Udine, coadiuvato dagli assistenti Piero Mansutti di Basso Friuli e Pierfrancesco Carlevaris di Trieste.
Il probabile 11 (4-3-3): Martelli; Masini, Sbardella, Saporetti, Visani; Campagna, Menarini, Gaiola; Farinelli, Lilli, Macrì.
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