Forlì, comincia l’era di mister Miramari: "Dopo i dolori, è ora di dare delle gioie"

Il tecnico si è presentato scherzosamente ricordando le ripetute vittorie sui galletti col suo Corticella. Clima di entusiasmo e fiducia

di FRANCO PARDOLESI -
5 luglio 2024
Forlì, comincia l’era di mister Miramari: "Dopo i dolori, è ora di dare delle gioie"

Forlì, comincia l’era di mister Miramari: "Dopo i dolori, è ora di dare delle gioie"

Un mister con le idee chiare. Ieri al negozio di articoli sportivi King, col responsabile commerciale Roberto Paoloni a far gli onori di casa, il Forlì ha presentato Alessandro Miramari, il ‘conducator’ al quale la società ha affidato il compito di trascinare i galletti nelle zone altissime della classifica.

Dopo le parole del presidente Gianfranco Cappelli, entusiasta della scelta tecnica, e quelle del neo assessore allo sport Kevin Bravi, che ha augurato le migliori fortune ai biancorossi, il diesse Cristiano Protti ha espresso la sua fiducia nel nuovo mister: "‘Dammi gli ingredienti buoni e a cucinarli ci penso io’, mi ha detto al primo incontro".

Il neo allenatore biancorosso ha esordito così: "Dopo i dolori inflitti al Forlì nelle scorse due stagioni – col Corticella, infatti, lo ha ripetutamente battuto –, questo è il momento di dare delle gioie alla sua società e ai suoi tifosi. Ho accettato di allenare la squadra convinto che questo fosse il momento giusto. A convincermi è stato l’entusiasmo della dirigenza per questo nuovo progetto".

A riguardo della diversa pressione di allenare il Forlì dopo le ottime stagioni col club bolognese l’allenatore non si è detto preoccupato: "Penso che questo non sia un problema. L’importante sarà il tempo che impiegheremo per assimilare il mio modo di vedere il calcio che ho affinato nella mia esperienza di allenatore nel calcio a cinque nelle giovanili del Futsal Bologna".

Miramari ha confermato di aver chiesto a Protti l’arrivo di altri elementi dal Corticella già avvezzi al suo gioco: "È possibile che si riesca a portare a Forlì anche Precious Amayha, classe 2000, centrocampista che nella stagione scorsa ha fatto molto bene". Sui tempi necessari per l’assimilazione del suo gioco e del modulo l’allenatore bolognese ha aggiunto: "Nel Corticella, all’inizio di ogni stagione, abbiamo cambiato decisamente la rosa e, dopo il primo periodo, la squadra ha ingranato centrando ottimi risultati con la vittoria in Eccellenza e due finali nei playoff. Non mi piace legarmi a sistemi di gioco rigidi. Il mio credo è quello che i miei giocatori dovranno occupare gli spazi che le squadre avversarie concederanno per poter cercare, sempre, di fare un gol in più delle altre".

A questo proposito il trainer porta ad esempio la vittoria del Corticella a Forlì dello scorso campionato: "In quel match eravamo in vantaggio 1-2, ma con un uomo in meno. Non ci siamo chiusi dietro e, infatti, al 95’ un difensore è andato a segnare il gol del definitivo 1-3. Non mi ritengo un mago, ma un educatore e penso di inculcare la mentalità giusta per portare la squadra in alto iniziando dalla costruzione dal basso". Un gioco non adatto a cuori deboli: "Questo sistema può anche presentare qualche rischio, ma sono certo che ci darà ottimi risultati".

A margine della presentazione la società ha confermato che gli allenamenti inizieranno allo stadio Morgagni per poi trasferirsi, a fine agosto, sul terreno di gioco di Santa Maria Nuova. Miramari ha poi precisato: "Le nostre sedute vedranno i ragazzi sempre col pallone tra i piedi".

Lo staff della prima squadra sarà composto dal secondo Filippo Cegli e dal collaboratore Antonio Caccia, entrambi ex Corticella, dal preparatore dei portieri Filippo Di Leo, confermato, e dal preparatore atletico Enrico Saporetti.

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