Granata, ko non meritato. E quel fischietto stonato
La sconfitta del Pontedera contro la Carrarese resta indigesta. La bella partita riletta in tre parti. E la condanna arrivata da una scelta arbitrale .
Una bella partita a livello tattico giocata da entrambe le squadre e il cui risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. C’è questo dietro all’1-2 casalingo di sabato scorso del Pontedera contro la Cararrese in un gara decisa dal vantaggio ospite di Di Gennaro (31°), proseguita con l’illusorio pari di Delpupo (92°) e terminata col nuovo vantaggio avversario di Capello su rigore (96°), che può essere analizzata dividendo tre fasi.
Prima fase, 1°-31° minuto. Fino alla rete dello 0-1 la Carrarese non si era mai resa pericolosa dalle parti di Vivoli, mentre il Pontedera ha creato due buone occasioni con Ianesi (4°) e soprattutto con Benedetti (18°), sulla quale Bleve è stato miracoloso, oltre ad aver prodotto altre situazioni mancate di un soffio. I granata stavolta hanno scelto un inizio di attesa, stando più bassi in modo da schermare le linee di passaggio ospiti, limitarne le combinazioni strette fra gli attaccanti e ripartire a campo aperto per provare a far male. Se la fase di contenimento è riuscita (la rete della Carrarese è arrivata su calcio da fermo) la pecca è stata un’eccessiva imprecisione nell’ultimo passaggio.
Seconda fase, 32°-71° minuto. Nonostante lo svantaggio la squadra di Canzi non ha accusato il colpo, ha reagito (alla fine batterà 14 angoli, dei quali 8 nel secondo tempo) alzando il baricentro e confermando il grande livello di maturità raggiunto. Gli uomini di Dal Canto hanno comunque dimostrato tutta la loro compattezza chiudendo le linee ai granata che cercavano di recuperare lo svantaggio e col trascorrere dei minuti hanno trovato un predominio territoriale marcato dalle conclusioni nel giro di tre minuti di Simeri (56°) con palla respinta da Vivoli e Di Gennaro (58°) ribattuta sulla linea da Nicastro, mentre il Pontedera è andato un po’ in sofferenza dopo lo sforzo prodotto.
Terza fase, 72°-96° minuto. Gli ingressi di Guidi, Delpupo e Fossati (72°) hanno portato forze fresche e un cambio tattico nel Pontedera, passato dal 3-4-1-2 ad un più aggressivo 3-4-3 (la Carrarese è rimasta col 3-5-2 anche dopo gli unici due cambi effettuati) che ha dato i suoi frutti con il pari di Delpupo. Poi l’episodio contestato dai granata, quando Di Gennaro si è opposto da ultimo uomo allo scatto di Delpupo non con il corpo ma con il braccio sul volto del fantasista pontederese. A condannare il Pontedera è stato non tanto il mancato rosso (o giallo) al difensore ospite, quando la mancata interruzione del gioco. Era il 93°30" e se fosse stata assegnata la punizione, la squadra di Canzi avrebbe potuto gestire il pallone fino al triplice fischio evitando pericoli. Invece la mancata assegnazione ha esposto i granata all’ultimo assalto della Carrarese che al 95° ha trovato il rigore del 2-1.
Stefano Lemmi
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