Gucci è il capoclasse, Kozak va dietro la lavagna. Le pagelle tra difesa allegra e dilemma attacco

I troppi gol subiti, la delusione Borra e le speranze Montini-Coccia. Guccione sprint, l’esplosione di Pattarello e il riscatto di Chiosa

2 gennaio 2024
Gucci è il capoclasse, Kozak va dietro la lavagna. Le pagelle tra difesa allegra e dilemma attacco

Gucci è il capoclasse, Kozak va dietro la lavagna. Le pagelle tra difesa allegra e dilemma attacco

di Andrea Lorentini

AREZZO

Al giro di boa del campionato abbiamo stilato il pagellone di metà stagione dei calciatori amaranto. Partendo dalla porta, voto alto per Luca Trombini (7). All’esordio tra i professionisti non ha patito il salto di categoria. Un ottimo inizio, suggellato dalla prova superlativa a Chiavari, poi l’infortunio di Ancona l’ha tolto di mezzo per un mese, ma si è ripreso subito la titolarità. Unica macchia l’errore di Sassari. Insufficienza invece, per Daniele Borra (5). L’ex Entella era arrivato per essere il titolare tra i pali, ma troppe incertezze e un feeling tecnico mai sbocciato con Indiani, l’hanno relegato al ruolo di riserva. L’unica parentesi per lui positiva il rigore parato contro il Gubbio.

In difesa il migliore, almeno fino a quando non si è dovuto fermare, è stato Lorenzo Polvani (6,5). Il resto dei centrali ha balbettato. Masetti (5,5) non ha convinto fino in fondo, Risalti (6) è andato a corrente alternata anche se strappa la sufficienza per il gol nel derby contro il Perugia che è già storia. Discorso a parte merita Chiosa (5,5). Doveva essere il leader difensivo, ma è rimasto a lungo ai margini. Rilanciato nelle ultime due gare dell’anno è apparso in crescita. Da lui ci si attende un girone di ritorno all’altezza della sua fama. Spostandoci sulle corsie esterne, tra i terzini il più brillante è stato Lorenzo Coccia (7). Il grave infortunio al braccio di Fermo ha privato l’Arezzo del suo pendolino a sinistra. Fondamentale recuperarlo prima possibile. Girone d’andata oltre la sufficienza anche per Alberto Montini (6,5). Partito in sordina, ha scalato le gerarchie e da novembre in poi non è più uscito. Dietro di loro più ombre che luci. Nel complesso sufficiente Renzi (6) che paga anche l’adattamento ad un ruolo non suo. Andrea Poggesi (5,5), tolta la rete con l’Entella, ha stentato, cosi come Mirko Lazzarini (5,5) che quelle poche occasioni avute non se le è giocate al meglio. Senza voto Samuele Zona, praticamente mai utilizzato.

A centrocampo 6,5 per Shaka Mawuli il cui voto è la media tra lo straripante avvio di stagione e l’opaco finale di anno dove ha collezionato anche due espulsioni ingenue. Stesso voto (6,5) anche per Andrea Settembrini. Il capitano è andato a corrente alternata, ma non ha mai lesinato l’impegno. Tra i veterani della mediana Fabio Foglia (6) ha fatto il suo quando è stato chiamato in causa, mentre giudizio sospeso per Luca Castiglia a cui Indiani ha riservato solo scampoli di partita. Tra gli under c’era attesa sia per Sebastiano Bianchi che Mattia Damiani. Per entrambi un 5,5 che sia stimolo a fare meglio. Soprattutto all’inizio hanno pagato il noviziato tra i professionisti.

In attacco 8 pieno, come i gol segnati, per Niccolò Gucci. Leader e trascinatore. Doveva essere l’attaccante di scorta è diventato imprescindibile e sta vivendo una seconda giovinezza. Il rovescio della medaglia è rappresentato da Libor Kozak (4,5). Il ceco, è stato il colpo del mercato estivo, ma non si è mai integrato nel progetto. Appena sotto Gucci come rendimento c’è Filippo Guccione (7,5): fantasia, reti (ben 5) e qualità al servizio della squadra. Bene anche Emiliano Pattarello (7) che ha messo a referto 3 gol e 5 assist. Non è un caso che sia appetito da club di B. Da rivedere Mattia Iori (5,5). Aveva cominciato bene, poi si è un po’ smarrito per strada. Stesso discorso per Mattia Gaddini (5,5) le cui potenzialità sono indiscutibili, ma il cui impatto con la serie C è stato più difficile del previsto.

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