Il caso di Prato. L’allenamento dei bambini... a lume di utilitaria: "Genitori costretti a usare i fari delle auto»

La polemica sollevata da Taiti storico vertice del Coni locale. Il Comune: "Problema risolto. entro la prossima settimana".

20 gennaio 2024
L’allenamento dei bambini... a lume di utilitaria: "Genitori costretti a usare i fari delle auto"

L’allenamento dei bambini... a lume di utilitaria: "Genitori costretti a usare i fari delle auto"

La poesia dei campi del calcio giovanile, per carità. Il fango, le reti a volte che si arreggono alla porta quasi per un filo, le bandierine del calcio d’angolo logorate dal vento, però anche la poesia ha un limite. A Prato probabilmente si è andati un po’ oltre, come ha denunciato sui social il delegato provinciale del Coni e vicepresidente del comitato regionale toscano della Figc Massimo Taiti. Durante l’allenamento della scuola calcio del Prato, per illuminare il Sussidiario, il campetto dello stadio Lungobisenzio, è stato necessario appellarsi al buon cuore dei genitori che hanno acceso i fari delle auto a bordocampo per consentire lo svolgimento dell’attività "a lume di utilitaria".

E l’affondo non fa capo all’ultimo arrivato, visto che Taiti, avvocato pratese, è un recordman dello sport cittadino: alla scadenza del mandato in corso (nel 2025) arriverà a ben 43 anni consecutivi di guida della sezione provinciale del Comitato olimpico: "È assurdo che da luglio 2023 a oggi il Comune non sia riuscito a installare sei lampade. Non ci credevo, poi sono andato a vedere coi miei occhi: bambini che nel buio quasi non si vedono... Una situazione spettrale. C’è anche un problema di sicurezza". Il tutto postato sui social a condire la foto delle auto con i fari accesi.

La situazione dello stadio è ormai da anni al centro delle polemiche. Una struttura che nel corso del tempo ha mostrato tutti i segni del tempo, passato da una capienza da 10mila spettatori a circa un quarto, montato e smontato a pezzi e che forse ha anche un ruolo nel declino della società che da lottare per la serie B si trova adesso ingolfata tra i dilettanti pur essendo espressione di una città che conta 200mila abitanti.

Inevitabile che la polemica diventasse politica, altro ambito da sempre frequentato dallo stesso Taiti. A fargli eco per primo è stato Claudiu Stanasel, vicepresidente del Consiglio Comunale ed espressione del centrodestra: "Esprimo profondo disappunto e critica verso l’amministrazione per la evidente incapacità di gestire le infrastrutture sportive della nostra città e per la situazione vergognosa in cui ci troviamo". Altrettanto piccata la replica del vicesindaco e assessore allo Sport, Simone Faggi: "Il vicepresidente del Comitato Regionale Toscano ha un modo del tutto scorretto di occuparsi di sport. E’ bene segnalare che Taiti non si sta occupando della vicenda, non si è mai interessato all’andamento dei lavori e non ha mai neppure fatto una telefonata ma solo un post polemico. Altrimenti ben volentieri gli avremmo spiegato come stanno le cose".

Luca Boldrini

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