Il caso. Venduto il Legnano. Calciatori lilla verso lo sciopero

La vendita del Legnano e la gestione controversa hanno scatenato una crisi: giocatori non pagati minacciano di non presentarsi alla prossima partita. Situazione simile a quanto accaduto a Siena.

4 aprile 2024

Ha venduto il Legnano (a Enea Benedetto, ex presidente dell’Alessandria, che ne ha esaltato la gestione), Emiliano Montanari, il mese scorso. E a Legnano sta per scoppiare la bomba. Molte le similitudini con quello che è successo lo scorso anno a Siena. Se all’Acquacalda i giocatori decisero di non allenarsi sul campo per due giorni, quelli lilla minacciano di non presentarsi alla prossima partita, in casa del Real Calepina. Come svela Legnano Sport, "a sei i giocatori non è ancora stato versato il compenso di febbraio, mentre altri due sono ancora in attesa di quello di gennaio". Inoltre a parecchi giovani è stato proposto un taglio del 50 per cento del compenso, mentre è stata ridotto da 60 euro a settimana a soli 25 il rimborso spese accordato dall’allora presidente Montanari. "Tutto il gruppo è unito, abbiamo deciso di prendere di petto la situazione e far valere i nostri diritti – le parole dei giocatori –. Molti di noi sono padri di famiglia, questo è il nostro lavoro e per molti l’unico reddito, non possiamo permetterci di non avere certezze sul futuro". Dichiarazioni, purtroppo, già sentite da queste parti. La trasferta dovrebbero farla con mezzi propri, come lo scorso anno successe ai ragazzi delle giovanili.

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