Il direttore sportivo avversario. "Mi aspetto una squadra cattiva e affamata»
Il direttore sportivo dell'Ascoli, Emanuele Righi, spiega la decisione di cambiare allenatore dopo l'esonero di Carrera e l'arrivo di Ledesma. La squadra cerca una svolta immediata per invertire il trend negativo, con l'obiettivo di affrontare la prossima partita contro il Rimini con determinazione e fame di vittoria.
Un nuovo allenatore e la voglia di invertire subito la rotta. Che in fin dei conti è quello che ieri, alla vigilia della gara con il Rimini dopo l’esonero di mister Carrera e l’arrivo in panchina di Ledesma, il direttore sportivo Emanuele Righi (foto) chiede al suo Ascoli. Partendo, però, dalla scelta di dare alla squadra una nuova giuda tecnica. "È arrivato l’anno scorso, la società aveva puntato su di lui – dice il ds parlando dell’ormai ex Carrera – Purtroppo la scorsa stagione si è chiusa con la retrocessione, quest’anno ci abbiamo provato, ma quando si arriva all’esonero è una sconfitta di tutti dal punto di vista umano". Poi su Ledesma: "Oggi è il nostro tecnico, e non voglio aggiungere altre parole. Abbiamo avuto pochissimo tempo per preparare la prossima partita e in questo momento pensiamo a fare il meglio che possiamo contro il Rimini". Il cambio al timone era già nell’aria da alcuni giorni, ancor prima della trasferta di giovedì a Carpi dove i bianconeri non erano riusciti a strappare quella vittoria che magari avrebbe permesso di scacciare i malumori. "Dal punto di vista dell’identità la squadra non ha ancora offerto una situazione convincente – prosegue Righi – Senza un’identità si è cercato di capire le motivazioni. Credo che di occasioni ne abbiamo avute e non siamo riusciti a sfruttarle. Mi pare che l’allenatore fosse da mesi al centro delle critiche. Ascoli è una piazza che offre emozioni forti, ma come fai non va mai bene. La scelta dell’esonero è stata ritenuta necessaria". Nell’ultima uscita l’Ascoli aveva nuovamente cambiato veste tattica passando al 3-5-2. Potrebbe essere questo l’assetto che verrà riproposto contro i romagnoli. "Tatticamente non credo che un direttore sportivo debba mettere bocca sulla scelta del modulo. Quando si deve fare una scelta si fa senza guardare il calendario o le tempistiche. La squadra ha delle difficoltà oggettive, magari potrebbero esserci anche delle mie colpe. Ora mi aspetto che si possa fare di più perché credo che sia nelle nostre corde, ma non penso che in soli due giorni si possa cambiare dalla notte al giorno. Credo che quanto avvenuto responsabilizzi i giocatori perché non dimentichiamo che in campo ci vanno loro. Non dobbiamo avere alibi. Mi aspetto un Ascoli affamato, cattivo e determinato".
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