Il fischietto bolognese al termine di una gara di serie B aveva regalato il pallone a un disabile. Il Panathlon premia il fair play di Aureliano
Arbitro premiato per fair play: Gianluca Aureliano riceve riconoscimento per gesto di generosità verso tifosi diversamente abili durante una partita di calcio.
Che un arbitro ottenga un premio, non è una novità. La sezione Aia delle Due Torri è anche quella che è stata capace di produrre due fischietti che hanno diretto altrettante finali mondiali, Pierluigi Collina e Nicola Rizzoli.
Gianluca Aureliano, arbitro, classe 1980, è stato premiato dal Panathlon Bologna 1957 e dal suo presidente, Biagio Dragone, per il fair play.
"Per la sensibilità del gesto e la comunicazione di valori sani e positivi per una società migliore", si legge nella motivazione. Gianluca, figlio d’arte – papà Antonio, presente alla serata, è il numero uno dei fischietti di Bologna – il 17 febbraio, al termine di Palermo-Como, regalò il pallone della gara a due tifosi, padre e figlio (diversamente abile), che lo avevano chiamato dalla tribuna.
"Avevo conosciuto Francesco e suo padre qualche anno fa durante un Palermo-Lecce – dice Aureliano –, quando passavo vicino a loro Francesco mi salutava con grande euforia e mi accorsi che erano in una zona dove era quasi impossibile vedere il campo. Gli chiesi perché fossero lì e il papà mi rispose, anche a nome di Francesco che non parla, che non volevano disturbare. Mi colpì l’umiltà di quella risposta. Dopo la sfida con il Como a fine partita li ho rivisti e mi è venuto spontaneo andare a salutarli e regalare loro il pallone. Questo premio da un lato mi rende orgoglioso e onorato, dall’altro mi spiace dover rendere speciali gesti che a parer mio dovrebbero essere parte della nostra quotidianità".
E Dragone? "Il gesto di Gianluca ha creato entusiasmo e positività, evidenziandone la sua sensibilità umana. Credo che il mondo del calcio abbia molto da imparare da queste piccole ma importantissime azioni".
a. gal.
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