Il Forlì vince col metodo Miramari. Mandrelli: "Gol, un’idea del mister"
Il 20enne terzino ha siglato il 4-0: "So che devo attaccare il secondo palo. L’assist di Farinelli vale una cena"
Se prima della partita qualcuno gli avesse dato un pizzicotto e predetto che avrebbe segnato, forse sarebbe scoppiato a ridere. Si dà il caso però che le vie del calcio siano infinite, e così Nicola Mandrelli, 20enne terzino destro ex Sassuolo in forza al Forlì, è planato come un nibbio sulla palla recapitatagli da Farinelli e l’ha spinta nel sacco, siglando il suo primo gol tra i ‘grandi’ e il quarto dei cinque con cui, domenica, la vicecapolista ha surclassato il Corticella.
Eppure la prima frazione di gioco si era paradossalmente chiusa a reti bianche: "Al di là delle nitide occasioni da gol non concretizzate, c’è da dire che siamo stati anche penalizzati dal terreno di gioco – ha osservato Mandrelli –. Inoltre abbiamo faticato a imporre il nostro calcio, in termini di fluidità della manovra, perché loro non sono una squadra che gioca a viso aperto, bensì vive di seconde palle e pressa alto. Le partite però sono strane… Nel secondo tempo siamo riusciti a sbloccare il risultato, grazie a una magia su punizione di Merlonghi, poi la gara si è messa in discesa".
Cinque gol per blindare il secondo posto, ribadire che il Forlì non è un bluff e lanciare un messaggio forte e adamantino alle dirette concorrenti per la promozione in serie C: "Speriamo che questi risultati inducano le altre squadre a temerci…", ha auspicato Mandrelli. Quanto al suo gol, il terzino si è detto "contentissimo", annunciando: "Offrirò una cena a Farinelli per la palla favolosa che mi ha servito". Quindi ha ricostruito così la genesi dell’azione: "C’è stato un cambio di gioco, io sono rimasto in area, memore delle richieste del mister che insiste molto sulla necessità di attaccare il secondo palo, e ho scartato il cioccolatino di Nicola spingendo in rete la palla a porta spalancata".
Per Mandrelli, preferito ancora una volta a Masini, quella contro il Corticella è stata la terza partita consecutiva da titolare, ma il giovane laterale ha negato risolutamente di sentirsi ormai inamovibile: "La regola degli under obbliga il mister a utilizzare un 2004 e io cerco sempre di farmi trovare pronto quando vengo chiamato in causa". E ha rimarcato: "Questo è un gruppo fantastico, sano, compatto e anche molto forte".
Archiviata la manita rifilata al malcapitato Corticella, adesso si staglia all’orizzonte la partitissima sul campo del sorprendente Tau Altopascio, capolista a punteggio pieno con due lunghezze di vantaggio sul Forlì: "Ci prepareremo senza pensare che si tratta di un big match, perché siamo ancora all’inizio della stagione e in palio ci sono sempre tre punti. Ma abbiamo la ferma intenzione di andare là per vincere".
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