Il fronte dei gialloblu. Fermana, il ds Paolucci: "I ragazzi ci tengono. Sono orgoglioso della prova della squadra»
Nonostante la sconfitta all’esordio casalingo resta alto l’ottimismo: "Ma il Recchioni va sistemato".
Logica l’amarezza per la sconfitta in un derby, all’esordio casalingo, per una Fermana rinnovata e vogliosa di fare bene. Ma fermarsi al risultato sarebbe riduttivo. Vanno analizzate molte cose di un pomeriggio intenso da quasi 2200 presenze allo stadio, dopo un’estate caldissima su vari fronti e con una squadra che ha appena un mese di "vita". La Fermana ha pagato carissimo un errore individuale di un ragazzo, Diouane, cresciuto nel settore giovanile canarino e tornato dopo un bruttissimo infortunio, ai tempi del Roma City, ed esperienze tra D ed Eccellenza nelle vicine Monetgiorgio e Montegranaro. Gettargli la croce addosso sarebbe sbagliato e non fatto, anche se poi Martiniello ha capitalizzato e l’Ancona ha portato via il bottino pieno. Ma c’è stato molto altro. Un gruppo che ci ha messo garra e voglia, che ha anche alzato il tono della contesa in momenti chiave, come un derby merita e ha interpretato al meglio il messaggio della Curva, esposto sotto la Ovest: noi non molleremo mai. Nella ripresa e nel finale soprattutto la spinta si è fatta più intensa da parte dei gialloblù con il pubblico che ha spinto tantissimo la squadra e solo per qualche centimetro l’inzuccata di Bianchimano, nel recupero, non ha portato il pari. Segnali positivi e considerazioni che ha fatto lo stesso ds Michele Paolucci in sala stampa: "Un mese fa questa qui non esisteva nulla – ha sottolineato il direttore – diamo la giusta proporzione alle cose. I ragazzi sono distrutti ma è giusto, ci tenevano. Una gara maschia e tosta ma c’è sempre qualcosa da imparare alle sconfitte. Hanno sempre lottato su ogni pallone in una gara che si è messa sui binari che loro volevano. Anche nelle sconfitte bisogna trarre il meglio. Questo è un gruppo granitico, la forza morale di questi ragazzi fa la differenza, abbiamo collettivo che spinge tutto dalla stessa parte. La squadra da tutta l’anima. Nessuno è contento che la squadra non ha vinto, ho visto compagni che consolano gli altri, la gente viene allo stadio perché vede qualcosa. Abbiamo affrontato due squadre importanti e blasonate, due squadre retrocesse dalla C, con storia e organici importanti. Ci siamo giocati le gare a viso aperto, sono molto orgoglioso di questi ragazzi che hanno attributi". Intanto oggi la ripresa degli allenamenti in vista dell’Atletico Ascoli anche se l’attenzione di molti è caduta sulle condizioni pessime del Recchioni. "Il terreno di gioco del Recchioni è una di quelle di cose che andranno sistemate, in questi giorni inizieranno i lavori. Dalla prossima gara vedremo un terreno di gioco migliore perché questa squadra vuole e sa giocare a calcio".
Roberto Cruciani
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