Il Mondiale di Alice: "Ce la metterò tutta"

Ciclismo donne élite, Arzuffi pronta a partire con la Nazionale per Zurigo

di DANILO VIGANÒ -
21 settembre 2024
Il Mondiale di Alice: "Ce la metterò tutta"

Ciclismo donne élite, Arzuffi pronta a partire con la Nazionale per Zurigo

Sabato 28 settembre Alice Maria Arzuffi, classe 1994, di Seregno, è attesa dall’appuntamento più importante, che per ogni atleta rappresenta la massima ambizione: il Campionato del Mondo. La gara iridata su strada della categoria donne elite si corre a Zurigo, nella vicina Svizzera, alle ore 12.45. I chilometri da percorrere saranno 154 con 2.384 metri di dislivello complessivo. Arzuffi è reduce da una stagione vissuta costantemente ad alti livelli, caratterizzata da ottime prestazioni al Giro d’Italia (17esima) e al Tour de France (20esima) dove è stata la terza italiana in classifica generale. Recentemente ha vinto la gara Gravel internazionale di Quattordio, in provincia di Alessandria, e dopo il Giro della Svizzera-Romanda (9 settembre) e un paio di giorni di riposo a casa, la professionista brianzola è andata in ritiro in altura a Livigno, località alpina della Valtellina. All’inizio usciva per pedalate relativamente tranquille, poi l’intensità è aumentata e gli allenamenti si sono fatti più specifici e mirati a mantenere la forma ideale.

Fisicamente come sta?

"Mi sento a posto e sono ottimista in vista del mondiale di Zurigo. A Livigno sto bene, conosco bene le zone e riesco a prepararmi come piace a me. È tutto in linea con quello che avevo prefissato. Ho ancora qualche giorno per ragionare su quella che sarà la condotta di gara".

Vale a dire?

"Come Nazionale italiana abbiamo grandi ambizioni, conosciamo il livello delle nostre avversarie. È un mondiale molto duro, personalmente ho visionato il percorso e non c’è un attimo di respiro. Faremo una gara dura per favorire Elisa Longo Borghini, la nostra punta. Per quanto mi riguarda cercherò di interpretarla come sempre con grande professionalità".

L’ultimo mondiale su strada Alice l’ha disputato da juniores, a Valkenburg nel 2012. Si aspettava questa convocazione?

"In un certo senso sì. Dopo il Giro d’Italia il cittì mi aveva dato buone garanzie, ma è stato dopo il Tour de France che Paolo Sangalli ha convenuto di convocarmi. Colgo quindi l’occasione per ringraziarlo".

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