Il Renate si lecca le ferite: "Una sconfitta bugiarda"
Calcio Serie C, mister Foschi rincuora i suoi dopo il ko di misura a Padova
Secondo Luciano Foschi è "bugiardo" l’1-0 con cui la super-capolista Padova ha battuto mercoledì sera all’Euganeo il suo Renate. Se contiamo il numero delle occasioni è un’analisi condivisibile, magari meno se analizziamo l’intero arco dei 90 minuti quando sono stati i padroni di casa a “fare la partita“, obbligando i nerazzurri (con una sola vera punta di ruolo dall’inizio come Plescia) a difendersi.
Poi è vero, non hanno badato a fare solo quello, non si sono mai tirare indietro se c’era l’opportunità di ripartire. Lo ha detto lo stesso Foschi nella “pancia“ dell’impianto patavino riferendosi alla "partita di sacrificio, però senza mai rinunciare alla fase offensiva". Fase offensiva, appunto. Che funziona, peccato non funzioni la vena degli attaccanti ancora a secco nel turno infrasettimanale nonostante le più che ghiotte occasioni avute. Una per Plescia (foto Peruzzetto) a inizio gara, almeno un paio per De Leo e poi quella clamorosa di Bocalon al minuto 89 che ha tolto il respiro ai 2.500 abbondanti dell’Euganeo. "Non possiamo fare altro che continuare a provarci, continuare a creare. Arrivare lì, all’area piccola del portiere avversario, che poi il campo finisce. Insomma, manca la concretezza, un problema sul quale stiamo lavorando. Capitava all’inizio di crearne una e fare gol, tra sabato contro il Caldiero e mercoledì sera a Padova a quanto siamo? Dodici? Tredici? Mi porto a casa la buona prestazione. Ne abbiamo fatte di altre in questa prima parte di stagione, ma venire a farla sul campo della prima della classe deve essere per noi una spinta per il futuro e per credere maggiormente in noi stessi". Foschi parla anche di "errori di ingenuità pagati a caro prezzo". Il riferimento all’uscita a vuoto di Nobile è abbastanza chiaro.
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