Il Siena vuole affondare la Lastrigiana. Voria avverte: "E’ una squadra arcigna"
SIENA di Angela Gorellini La marcia della Robur passerà questo pomeriggio dal Comunale di Lastra a Signa: dopo aver annientato la Fortis...
La marcia della Robur passerà questo pomeriggio dal Comunale di Lastra a Signa: dopo aver annientato la Fortis Juventus i bianconeri vogliono compiere un altro passo avanti verso la Serie D, nel rispetto di un avversario che, come sempre, venderà cara la pelle, al cospetto della capolista.
"La Lastrigiana, che si presenterà in campo con un paio di defezioni – ha commentato Gill Voria (nella foto), chiamato ancora a sostituire lo squalificato Magrini (si attende l’esito del ricorso presentato dalla società) – è una squadra antipatica da affrontare, rognosa. All’andata andai a vederla contro il Mazzola e come quella volta ha giocato per tutto il girone di andata. Hanno tutta la squadra piazzata davanti all’area di rigore, sono tosti, arcigni e concedono poco. Ma questa è una costante di quasi tutte le avversarie che affrontiamo. E poi, nel girone di ritorno, i punti pesano parecchio: le squadre iniziano a fare calcoli, tanti preferiscono rinunciare a vincere, per paura di perdere. Da vedere anche come saranno le condizioni del terreno, anche se alla fine siamo abituati a campi non eccellenti, cosa sicuramente comprensibile per la categoria in cui giochiamo".
"Per quanto riguarda la formazione cambierà qualcosina in considerazione degli impegni ravvicinati – ha aggiunto il vice allenatore Voria –. Per Masini ormai ci siamo: se non ci saranno intoppi, rientrerà la prossima settimana (sarà a disposizione per la gara casalinga con il Firenze Ovest ndr), non abbiamo voluto rischiarlo, il polpaccio è una brutta bestia".
Un dato balza agli occhi: la Robur è riuscita quasi sempre a sbloccare il risultato nei primi minuti di gioco. "Questa è un fattore importante – ha commentato il vice allenatore bianconero –: con la qualità che ha la squadra, passare in vantaggio all’inizio costringe gli avversari, che di solito si presentano abbottonati, ad aprirsi e quindi a faticare il doppio. Avere giocatori come Galligani, Boccardi, Candido, veloci e tecnicamente dotati, è un vantaggio e non lo dico perché ci sentiamo bravi…".
Se i ‘veterani’ sono una garanzia, anche le quote, come Hagbe, che ha segnato mercoledì il suo primo gol, si stanno facendo valere. "Alfred è giovane, è un 2004 – ha chiuso Voria la sua conferenza alla vigilia della partita–, è cresciuto molto e ha tanto tempo davanti a sé per migliorare ancora. Poter lavorare con giocatori come Lollo, Bianchi, Cristiani o Masini gli sarà sicuramente di aiuto".
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