Imolese, adesso serve un cambio di rotta. D’Amore: "Oltre la grinta, voglio la lucidità"

Calcio serie D Il pari con il Corticella lascia un po’ d’amaro in bocca. Il tecnico: "Bravi a recuperare lo svantaggio, ma quanti errori"

di GIOVANNI POGGI
9 gennaio 2025
Un momento del confronto del Galli tra l’Imolese in maglia bianca e il Corticella. Gara chiusa sul 2-2 (Isolapress)

Un momento del confronto del Galli tra l’Imolese in maglia bianca e il Corticella. Gara chiusa sul 2-2 (Isolapress)

Un primo tempo fiacco, poi la bella reazione nella ripresa, che però non è bastata ad evitare il primo mezzo passo falso del 2025. Imolese in partita per metà contro il Corticella, che domenica ha accarezzato per oltre 80 minuti l’idea di sbancare il Galli, negata dalla rete di Manes, ad evitare ai rossoblù la seconda sconfitta casalinga consecutiva dopo quella col Forlì.

Ma è stato fatto un passo indietro rispetto alla gara coi biancorossi, anche se in quel caso la squadra di D’Amore aveva raccolto ancor meno di due giorni fa, soprattutto sotto il lato dell’atteggiamento e dell’approccio alla gara, come confermato dal tecnico.

"Questa volta dobbiamo fare ‘mea culpa’, abbiamo sbagliato l’atteggiamento, anche nelle cose più semplici, e questo ci è costato il risultato – dice –. Si è vista una partita diversa rispetto a quella di due settimane fa, con tanti raddoppi di marcatura da parte degli avversari e spazi differenti a disposizione, avevamo messo in conto che non sarebbe venuta fuori una partita pulita come la scorsa, ma non ci siamo aiutati. Abbiamo infatti preso due gol su calci piazzati e concesso situazioni figlie di qualche leggerezza di troppo".

Lucido e onesto come sempre D’Amore nel leggere le partite, nel bene e nel male, la sincerità è una dote che non manca al tecnico di Pennabilli, che dopo il bastone usa anche un po’ di carota nei confronti dei suoi, più reattivi secondi 45 minuti.

"Non era né facile né scontato recuperare un doppio svantaggio, e il terzo gol ci poteva anche stare in alcune occasioni. La squadra ha prodotto tanto pur sbagliando, specialmente dietro, dove normalmente di errori così non ne vengono commessi, ma non possiamo più permetterceli se vogliamo poi essere definiti una bella squadra. Siamo contenti della reazione e per aver rimesso in piedi la gara, però, rimanendo in tema con il periodo, un po’ di carbone nella calza della Befana ce lo siamo meritati".

Dal Corticella al Tau, avversario domenica ad Altopascio, nel cuore della Toscana, sperando di recuperare qualche acciaccato.

"Per tutti quelli che sono mancati domenica c’è una spiegazione. Agbugui è venuto in panchina per fare numero, ma non era utilizzabile, Vlahovic è quello che ha giocato più di tutti ed è stanco, per questo ho voluto dargli inizialmente un turno di riposo. E’ andata in campo la miglior formazione possibile. Domenica l’auspicio è andare là e dare il meglio di noi stessi. Giocheremo su un campo complicato, per l’avversario e il sintetico (che contro il Riccione ci è costato caro): ci prepareremo e avremo un atteggiamento migliore".

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