Isma, muro e leader. Pez, freccia in corsia. D’Aversa blinda (a tre) la difesa dell’Empoli
Brillano per quantità e qualità espressa capitan Ismajli e Giuseppe Pezzella, in un reparto rivisto dopo le partenze di Luperto e Walukiewicz
di Simone Cioni
Ardian Ismajli e Giuseppe Pezzella. Sono loro due ad aver brillato particolarmente in questo primissimo scorcio di stagione dell’Empoli. Tanto il centrale difensivo albanese che l’esterno napoletano hanno infatti mantenuto uno standard di prestazione altissimo nelle tre partite fin qui disputate. Dopo le partenze di Luperto e Walukiewicz, Ismajli è rimasto l’unico superstite della linea difensiva della passata stagione, vero punto di forza dell’Empoli. Ma anche senza i due compagni di reparto, anziché smarrirsi, l’ex Spezia si è forse responsabilizzato ancora di più coprendo con grande applicazione e senso della posizione il ruolo di centrale, già svolto comunque anche nelle ultime giornate del passato campionato. Ruvido e deciso nei duelli con i centravanti avversari, finora ha annullato attaccanti del calibro di Petagna e Dovbik (oltre 20 reti nella Liga spagnola 2023-‘24), ha dimostrato anche grande tempismo nelle chiusure, personalità nel guidare la linea difensiva e spiccate doti nel gioco aereo. Superlativo da questo punto di vista soprattutto nell’ultima gara di Bologna quando nel finale ha giganteggiato su tutti i palloni messi in area dai felsinei. Se la tenuta fisica lo sostiene, nella passata stagione ha perso nove partite per infortuni muscolari, può sicuramente rappresentare il cardine della difesa azzurra. Veniamo poi a Pezzella, che fin dai primi giorni di raduno ha palesato un ottima condizione fisica.
L’esperienza e la personalità li consentono di gestire senza paura il pallone, sapendo quando favorire le uscite dal basso della squadra o quando forzare il passaggio in profondità per saltare la pressione avversaria. Se ci poteva essere qualche dubbio nel suo utilizzo a tutta fascia come quarto di sinistra nel 3-4-2-1 disegnato da D’Aversa, l’ex Parma ha impiegato pochi minuti della prima partita contro il Monza a fugarli. Attento in fase di copertura, Pezzella si è infatti sempre dimostrato pronto ad accompagnare le azioni di rimessa della squadra dando quello sbocco sulle fasce fondamentale per le idee di gioco di D’Aversa. E non è certo un caso se le due reti di Gyasi siano arrivate da altrettanti suoi cross.
Oltre ai due assist per il vantaggio all’Olimpico contro la Roma e il pari al Dall’Ara col Bologna, Pezzella ha messo in mezzo all’area anche altri interessanti palloni che non sono però stati sfruttai dai compagni: un altro da Gyasi a Roma e uno clamoroso da Solbakken a Bologna su tutti. Proprio il traversone è un fondamentale su cui l’esterno mancino è migliorato tantissimo in questa stagione dopo che nella passata non sempre riusciva a concludere al meglio le proprio sgroppate lungo la corsia laterale. Insomma il brutto infortunio dell’anno scorso ormai è soltanto un lontano ricordo e questo Pezzella è una freccia importante all’arco di D’Aversa.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su