Italia Under 19 campione d’Europa e il Mondiale sfiorato dall’Under 20: il calcio azzurro riparte da qui
Il trionfo a Malta della squadra di Bollini e le prestazioni degli azzurrini di Nunziata hanno messo in mostra tanti talenti. Under 21 unico flop
Milano, 17 luglio 2023 – Archiviati i festeggiamenti per l’Under 19, vittoriosa a Malta contro il Portogallo nella finale dell’Europeo, che si spera possa portare strascichi positivi soprattutto da un punto di vista del mercato, con i classe 2004 chiamati al salto tra i professionisti, è tempo per la Figc e per il movimento calcistico italiano di fare il bilancio di un’estate dall’umore variabile, ma che ha saputo in ogni caso regalare certezze.
L’Under 19 di Alberto Bollini, ovviamente, sale sul gradino più alto del podio in termini di soddisfazioni e di risultati: è il secondo Europeo che l’Italia riesce a portarsi a casa, con Ndour e compagni che hanno saputo replicare il trionfo avvenuto nel 2003, quando i classe 1984 si aggiudicarono la competizione. Un’Italia, quella costruita da Bollini, formata da elementi di spicco nei loro club, e che ha dovuto comunque scontrarsi con qualche assenza, su tutte quella di Kumi del Sassuolo: Bollini ha inoltre deciso di dare fiducia a due giovanissimi, Luca Lipani e Francesco Pio Esposito, già presenti in Argentina per il Mondiale con Nunziata. Ecco, a proposito di Mondiale: l’Italia Under 20 ci ha tenuto incollati al televisore per tutta la durata della rassegna internazionale, nonostante gli orari scomodi; e gli azzurrini hanno saputo rispondere bene, eliminando a sorpresa Inghilterra, Colombia e Corea del Sud nella fase ad eliminazione diretta e arrendendosi, in finale, solamente ad un Uruguay ‘già grande’, con parecchi elementi della Celeste già attenzionati da Marcelo Bielsa. In ogni caso, Casadei si è imposto come capocannoniere della competizione, Desplanches come migliore portiere e tutta la squadra ha saputo ben figurare, con probabili – o già avvenuti – movimenti di mercato che animeranno l’estate.
Una medaglia d’argento, quella dell’U20, della quale andare orgogliosi e che ha saputo ridare lustro al movimento calcistico italiano, nonostante qualche scivolone che rischiava di annebbiare il buon lavoro fatto prima da Nunziata e successivamente da Bollini. Scivolone che risponde al nome di Under 21: l’Europeo tra Romania e Georgia ha visto l’Italia uscire ai gironi, dopo avere perso contro Francia e Norvegia, cestinando il lavoro biennale impostato sui 2000 e sui 2001. Per chiudere, ci si aspettava di più anche dall’Italia Under 17 di Bernardo Corradi, inserita nell’ultimo Europeo in un girone non così impossibile e invece eliminata prima di approdare alla fase a eliminazione diretta. Una generazione, quella dei classe 2006, da risollevare. Ma, se si guarda al futuro, soprattutto quello più prossimo, c’è di che esserne soddisfatti: l’importante sarà atterrare bene dopo il salto tra i grandi e imporsi con costanza e minutaggio.
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