La Chaltron's Cup a Firenze: 44 giocatori in campo per un evento unico al mondo

Fantastica, eccezionale Chaltron’s Cup, torneo di calcio amatoriale organizzato dagli ex studenti del Liceo Dante che ha superato le 50 edizioni. Dopo la storica partita di calcio a 11 stile Subbuteo vivente (disincantato modo di reagire al Covid e fare sport), ora il palcoscenico spetta di diritto alla ‘Partita Doppia’. Un evento unico al mondo che ha visto la sua celebrazione al campo sportivo della Laurenziana.

Si è infatti disputata una spettacolare esibizione di calcio folcloristico con 4 squadre che sono scese contemporaneamente in campo: Bianchi, Neri, Rossi e Gialli muniti di 2 palloni, 2 arbitri e 2 portieri per ogni porta. Le due partite hanno offerto una scenografia da cineteca che merita una citazione da guinness dei primati, con la disputa in contemporanea di due sfide ricche di emozioni.

Erano in campo 44 giocatori con arbitro in maglia e pallone arancione (con fischio) per gara che vedeva opposte le squadre con casacca da gioco Gialla contro quella in tenuta Rossa; arbitro in maglia bianconera (con trombetta) e pallone dello stesso colore per le squadre Bianchi contro Neri. La formazione dei Bianchi era formata da giocatori delle compagini Chaltron’s Kaimani e Beghe, mentre i Neri raggruppavano Infingardi e Vulvantes; nell’altra sfida la squadra dei Gialli era composta da Panzafikai e Banda, per i Rossi giocatori di Chiavas Regal, Tettenham e Vegetali. Tutti insieme per una bella giornata di sport e divertimento e per portare la genialità e l’originalità fiorentina sempre più alla ribalta.

Sul campo i vincitori sono stati Bianchi e Rossi, davanti a un numeroso pubblico presente sugli spalti dello stadio della Laurenziana che ha applaudito i giocatori presenti. Ma la vera vincitrice è la Comunità Chaltron’s che tutti gli anni ravviva l’estate e le serate fiorentine con tante iniziative sportive, di solidarietà e di stretta unione col territorio, nel segno di piazza della Vittoria e del Liceo Dante. Aspetto calcistico e goliardia che da sempre contraddistinguono l’inconfondibile stile di Firenze. Infine un ricordo alle figure di Maurizio Tortoli e di tanti altri personaggi emblematici della manifestazione.

Francesco Querusti