La Pantera va ko e fallisce un rigore. E perde con i sardi ridotti in dieci
La Lucchese subisce una sconfitta contro la Torres, andando sotto di due gol nei primi otto minuti e sbagliando un rigore. Nonostante la superiorità numerica, la squadra non riesce a reagire. Gli interrogativi sulla prestazione sono tanti.
La Lucchese interpreta un film dell’orrore contro la Torres e, nei primi otto minuti, va già sotto di due gol. Poi sbaglia un rigore e non recupera più. Formazione inedita quella schierata da Gorgone contro i sardi. Tra i pali ritorna il capitano Coletta, con la difesa a tre, formata da Sabbione, Tiritiello e Fazzi; ancora fuori Benassai che si accomoda in panchina. A centrocampo Alagna a destra e Visconti a sinistra; al centro Tumbarello e Cangianiello. Posizione inedita per Gucher, dietro alle due punte, Yeboah e Disanto.
Partenza fulminea della Torres che, al 5’, passa in vantaggio. Angolo dalla destra di Mastinu per Masala che, da fuori area, al volo, mette la palla nel sette della porta difesa da Coletta. Subito in avvio la Lucchese si era resa pericolosa con Disanto, ma la sua conclusione era terminata fuori. Ma la Torres dilaga e all’8’ raddoppia con Mastinu che, complice una respinta di testa corta di Tiritiello, lascia partire un tiro di esterno destro che rimane basso e si insacca alle spalle di Coletta. I rossoneri faticano a reagire e sono i sardi che fanno la partita, forti dei due gol di vantaggio. Al 20’ errore di Tiritiello che, nello spazzare via la palla, serve Mastinu che calcia, per fortuna, centralmente tra le braccia di Coletta.
La Lucchese batte una serie di calci d’angolo ravvicinati e, al 27’, Yeboah, proprio sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, colpisce la rete esterna della porta difesa da Zaccagno. Al 32’ si apre un varco nella difesa ospite, ma Disanto fatica a girarsi e non riesce ad approfittarne. Nonostante i due gol rimediati, la Lucchese prova a rimanere viva, ma fatica a farlo, perché troppo spesso è confusionaria, finendo per agevolare il gioco degli avversari. Disanto ci prova nuovamente al 37’, ma la sua conclusione non cala.
La Torres torna dalle parti di Coletta, con Masala che riesce a saltare Visconti, serve Fischnaller, ma il rossoblù non riesce a trovare la coordinazione giusta. Il primo tempo termina con la formazione ospite in vantaggio e nell’intervallo Gorgone cerca di porre rimedio a questi due gol subiti, modificando l’assetto della squadra ed anche qualche interprete.
Il tecnico rossonero cambia nuovamente assetto e Gucher torna al centro della difesa, con Sabbione e Tiritiello, spostando Fazzi a centrocampo, mentre Guadagni rileva Alagna. Al 4’ l’azione della possibile svolta. Cester svirgola la palla in area di rigore, da dietro arriva Zaccagno ed atterra Disanto: il direttore di gara concede il rigore. Dagli undici metri si presenta Guadagni, ma Zaccagno intuisce il tiro del numero settantasette rossonero e respinge; sulla ribattuta si avventa Fazzi, ma il portiere sardo respinge in angolo una seconda volta.
Troppi, poi, sono i palloni persi soprattutto in avanti, dove Yeboah viene sistematicamente anticipato. Tumbarello, cerca di accorciare al 13’, ma la sua conclusione termina di poco a lato; gli risponde poco dopo Diakite, ma Coletta è sulla traiettoria. La Torres rimane in dieci uomini per l’espulsione al 23’ di Zaccagno per doppia ammonizione, (prima era stato ammonito nell’azione del rigore e, dopo, per perdita di tempo).
Gorgone prova a sfruttare la superiorità numerica e manda dentro anche Magnaghi che, assieme a Rizzo Pinna ,dovrebbe dare maggior peso in avanti, ma, purtroppo, il numero sette rossonero sembra predicare nel buio. Non c’è reazione e nessuna iniziativa, se non palloni tirati in avanti, facile preda della difesa sarda. Nei minuti finali ci prova anche Tiritiello che va a fare il centravanti, come domenica scorsa a Pineto, ma il risultato, questa volta, non cambia.
Ed arriva, così, questa nuova sconfitta casalinga, nonostante i sette minuti di recupero. Ma questa volta gli interrogativi cui trovare una risposta sono tanti. Alla fine squadra sotto la curva per un confronto, pur se "pacifico", tra i giocatori e la Ovest.
Alessia Lombardi
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