La questione stadio. Il caso ‘Franchi’ continua a far discutere. Uno striscione dei tifosi attacca il Comune
I tifosi della Robur Siena esprimono la loro frustrazione verso il Comune per la mancanza di un proprio stadio. Anche l'allenatore Magrini critica la situazione, sottolineando che giocare su un campo non adatto penalizza la squadra. È arrivato il momento di prendere una decisione.
Un altro striscione per manifestare la loro rabbia e la loro frustrazione: i tifosi bianconeri, ieri pomeriggio durante la partita della Robur con il Pontassieve, hanno ribadito di aver ormai perso la pazienza nei confronti del Comune di Siena, per la questione Franchi-Bertoni. Anche l’allenatore Lamberto Magrini, che già alla vigilia dell’incontro era tornato sull’argomento, nella conferenza post partita ha ribadito chiaro e tondo quale sia il suo pensiero. "Per noi giocare su un campo così è penalizzante – ha sottolineato –, visto che siamo una squadra molto tecnica, non aggressiva o da battaglia. Magari al Franchi avremmo perso due-tre partite di fila, non si può sapere, ma di certo avere un nostro stadio sarebbe un vantaggio". "Come ho già detto – ha proseguito il mister – non capisco perché il Comune non torna in possesso delle strutture, visto che ha tutti i requisiti per farlo: non solo sono inutilizzate, ma non è neanche mai stata realizzata una manutenzione. Di motivazioni ce ne sono". Ha proseguito, il mister. "Siamo l’unica squadra d’Italia a non avere uno stadio – le sue parole –. Il Franchi è un bene della città, lo pagano i cittadini con le tasse. Credo sia arrivato il momento di prendere una decisione".
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