La rinascita del Real Forte: "La salvezza? Si può fare"

Serie D Pietro Pegollo protagonista della strepitosa rimonta contro il Cenaia

16 gennaio 2024
La rinascita del Real Forte: "La salvezza? Si può fare"

La rinascita del Real Forte: "La salvezza? Si può fare"

In ogni squadra in cui ha militato, Pietro Pegollo ha lasciato un’impronta di sé. E non solo per i gol e le gesta tecniche, ma anche e soprattutto per le sue qualità morali. Capitano e simbolo del Real Forte Querceta, ha guidato la rimonta nella fondamentale vittoria sul Cenaia. "Salvezza? Ce la possiamo fare".

Pietro, quanto è stata importante la vittoria di domenica?

"Ne avevamo proprio bisogno, per la classifica e per il morale. Siamo un bel gruppo, non meritiamo questa classifica. Dobbiamo solo trovare un po’ di consapevolezza, speriamo che questi tre punti ci facciano bene".

Primo tempo dominato dalla tensione. Poi la rete dello svantaggio paradossalmente vi ha sbloccato.

"È stato come ricevere uno schiaffo. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo detto: ‘O ora o mai più’. È stata la vittoria di tutto il gruppo".

Cinque punti nelle ultime tre gare. Eppure la salvezza diretta dista ancora otto punti.

"La strada è lunga, inutile fare tabelle e previsioni. Dobbiamo pensare solo alla prossima partita, in questo momento l’obiettivo più realistico è quello di raggiungere i playout e giocare lo spareggio in casa. Poi si vedrà".

Il mercato invernale ha restituito un altro Real Forte Querceta: più forte e competitivo.

"Ogni giorno la società ci fa capire quanto tiene a questa categoria. Adesso sta a noi dare le risposte sul campo".

Contro il Cenaia è arrivato il tuo quarto gol in campionato, il primo di testa. Come giudichi la tua stagione?

"All’inizio ho avuto un po’ di problemi, da dicembre è tornato il vero Pietro. Spero di realizzarne altri e contribuire alla salvezza".

Capitano in campo e nello spogliatoio. Senti la responsabilità di portare la fascia?

"È una cosa che mi onora ma non mi piace sentire parlare di leader. Nel nostro spogliatoio non ci sono gerarchie, cerchiamo tutti di mettere a disposizione un po’ di noi stessi per l’obiettivo comune. Solo così, possiamo tirarci fuori da questa situazione".

Michele Nardini

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