La Robur corre veloce verso la meta. Chiudere i conti e pensare al futuro

SIENA E’ davvero inarrestabile, questa Robur. Chiuso il 2023 con un successo, i bianconeri sono ripartiti nel nuovo anno centrando un’altra...

di Redazione Sport
12 gennaio 2024

La Robur corre veloce verso la meta. Chiudere i conti e pensare al futuro

E’ davvero inarrestabile, questa Robur. Chiuso il 2023 con un successo, i bianconeri sono ripartiti nel nuovo anno centrando un’altra vittoria, ‘vittima’, stavolta, la Fortis Juventus. Una vittoria rotonda, meritata, dove l’unico neo è stato forse il gol preso a pochi minuti dalla fine, ma quando ormai il vantaggio era largo (quattro gol) e il risultato in cassaforte. Evitare certe ingenuità, come ha detto mister Voria, sì sarebbe meglio, ma è difficile imputare qualche cosa a questa squadra, imbattuta da diciassette giornate – già osservati i due turni di riposo –, con dodici punti di vantaggio sulle inseguitrici, difficile anche chiamarle dirette, e pronta a proseguire la striscia fino al raggiungimento, il prima possibile, del traguardo finale.

La Robur vuole vincerle tutte, per volare via dal campionato di Eccellenza, il punto più basso della sua storia. Vuole rinascere dalla cenere di una gestione, pluriennale, sciagurata e viversi il futuro con stabilità. Il traguardo Serie D è sempre più vicino: la squadra di Magrini ha ben poco a che vedere con questa categoria, lo zoccolo duro della squadra, con particolare riferimento agli over, farebbe la sua bella figura già oggi in Serie D. "Lo pensiamo tutti" ha detto Boccardi, uno dei tanti professionisti che gioca in un campionato non professionistico, ma con la maglia bianconera. Se la qualità dei giocatori più navigati fa la differenza, il merito di questa marcia senza sosta va anche ai ragazzi più giovani, gli under impiegati con continuità, quelli che trovano poco spazio, quelli che si alternano tra la panchina e la tribuna, ma decisi a rimanere per crescere e imparare i segreti del mestiere, fondamentali per far carburare il gruppo, anche nel quotidiano, e preziosi in prospettiva. Giovani a cui lo staff tecnico, quando possibile, cerca di dare il giusto riconoscimento, come è successo al 2005 Baldari, penalizzato anche dal ruolo (difficile togliere il posto a Lollo, Bianchi, Cristiani, Candido, Masini…) che contro la Fortis Juventus ha esordito dopo una lunga attesa (adesso a secco di minuti ci sono solo i portieri Gueye e Siliberto, l’ultimo arrivato). Come Hagbe che, dopo averlo tanto inseguito, alla terza maglia titolare, mezzala all’inizio, terzino alla fine, ha segnato il suo primo gol.

Angela Gorellini

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