La Robur va all’assalto dello Scandicci. Magrini: "Per noi un test importante"

Il Siena si prepara per la sfida contro lo Scandicci, consapevole della forza dell'avversario. L'allenatore Magrini analizza le strategie e le scelte di formazione, mentre si affrontano le sfide legate al campo di gioco.

di ANGELA GORELLINI -
17 febbraio 2024
La Robur va all’assalto dello Scandicci. Magrini: "Per noi un test importante"

La Robur va all’assalto dello Scandicci. Magrini: "Per noi un test importante"

Oggi non c’è tempo di pensare a qualcosa che non sia il campo: il Siena è atteso dalla sfida esterna con lo Scandicci, altro ostacolo da superare per salire sul carro dei vincitori.

L’allenatore della Robur, Lamberto Magrini (nella foto), tiene le antenne dritte. "Dopo il nostro, quello dello Scandicci è il miglior attacco del girone – ha sottolineato –. Dopo la retrocessione hanno mantenuto l’ossatura della squadra e stanno attraversando un buon momento sia dal punto di vista mentale che fisico, quindi per noi sarà un test importante. Li ho visti giocare con il Foiano: sono una squadra che cerca fin da subito di fare la gara e questo potrebbe anche aiutarci. In genere gli altri ci aspettano per portare a casa un risultato positivo, un avversario che ci affronta a viso aperto può concederci qualcosa in più".

Anche all’andata (finì 1-0 con gol di Galligani al 7’) non fu una passeggiata. "Nella ripresa ci misero abbastanza in difficoltà – ha ricordato il mister –, non riuscimmo a essere pericolosi e rischiammo di pareggiare".

In attacco, questo pomeriggio, spazio ancora a Candido, Boccardi e Galligani. "Mi piacciono quei tre davanti – ha spiegato il tecnico della Robur –: Ricciardo e Granado sono due ottime alternative, con Giovanni che ha tra l’altro un’ottima media realizzativa. Ma preferisco partire con i ‘soliti’". Hagbe, invece, è alle prese con la febbre. "E’ un ragazzo che si sta ritagliando spazio importanti – ha commentato Magrini –, ha anche vestito più volte la maglia titolare. E’ cresciuto in modo esponenziale: a livello tecnico, all’inizio, era acerbo, sbagliava troppe palle, adesso è più disciplinato. Ha una grande forza fisica nelle gambe, nel recuperare palla è uno dei migliori". "Per quanto riguarda le quote non sono comunque preoccupato – ha proseguito – a centrocampo ci sono Musaj, che può fare la mezzala, e Baldari, davanti Ravanelli. E ho anche l’opzione Gueye, anche se con l’inserimento del portiere under dovrei fare due cambi". Sulle dichiarazioni del presidente Giacomini il mister ha preferito "non aggiungere altro". "Ho detto quello che pensavo – ha chiuso –, sta alla società adesso. Ci tengo però a spiegare un concetto che forse non ho ben espresso: non è che se giocassimo su un buon campo, faremmo sempre bene. Sia noi che gli avversari avremmo più possibilità di sviluppare un buon gioco. Ecco perché ho affermato che terreni brutti, dopo una settimana di lavoro e di impegno, penalizzano".

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