L’allenatore Matteo Possanzini. "Adesso mi sento pronto per una piazza così importante»
L'allenatore della Maceratese, Matteo Possanzini, punta a creare una squadra con un'identità forte e riconoscibile. Si prepara per una stagione entusiasmante, consapevole delle sfide passate che lo hanno reso più maturo. Anche il responsabile dello scouting, Matteo Siroti, si prepara a nuove sfide per valorizzare il settore giovanile.
!["Adesso mi sento pronto per una piazza così importante" "Adesso mi sento pronto per una piazza così importante"](https://sport.quotidiano.net/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MTIwZjMzNGItNjA2YS00/0/adesso-mi-sento-pronto-per-una-piazza-cosi-importante.webp?f=16%3A9&q=1&w=1560)
"Adesso mi sento pronto per una piazza così importante"
"Mi sono sentito investito dalla fiducia e inizio la stagione con molto entusiasmo". Matteo Possanzini, allenatore della Maceratese, spiega qual è il suo progetto. "Creare una squadra riconoscibile, che abbia idee e le persone sappiano quale gioco proporremo. In altre parole occorre creare un’identità forte e chi fa calcio sogna di trovare un simile ambiente". Nel suo percorso non sono mancate le esperienze negative che devono essere vissute come occasioni di crescita. "Ho avuto la fortuna – ricorda – di lavorare a Tolentino, Recanati e a Pesaro poco più che trentenne. Ecco, quando si è giovani si è portati a pensare che competenza e voglia possano essere sufficienti. A Pesaro ho vissuto l’esperienza più breve, pensando ora alle parole del direttore Leonardi mi rendo conto quanto siano stati utili. Poi avere vissuto simili situazioni ti fanno essere meno impulsivo e di scegliere sempre la migliore soluzione. Ecco perché ritengo quei momenti che mi hanno arricchito e adesso mi sento pronto per una piazza così importante". Possanzini conosce la categoria e i giocatori dell’Eccellenza Marche. "Qui – sottolinea – occorre creare una propria identità, molti avversari ci aspetteranno e quando si affronta la Maceratese ci si attende una squadra protagonista". Per Matteo Siroti non cambiano i compiti rispetto a Perugia. "Per cinque anni – ricorda – mi sono occupato di scouting, però ora sentivo la necessità di una nuova sfida e non ho esitato un attimo quando si è aperta questa opportunità. Il mio lavoro è nella ricerca di under per la prima squadra e di accrescimento del valore del settore giovanile".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su