L’Ancona vista da De Angelis: "Tanti ex, daranno il massimo"

È stato tra i protagonisti della promozione in A, adesso guarda al nuovo percorso dei biancorossi: "L’entusiasmo non basta, servirà una società solida".

29 luglio 2024
L’Ancona vista da De Angelis: "Tanti ex, daranno il massimo"

Gianluca De Angelis

Classe 1967 di Pedaso, Gianluca De Angelis era tra i protagonisti di quell’Ancona che nel 1992 centrò la prima e storica promozione in serie A. Con l’arrivo di Gadda, mister, e Guerini, presidente onorario, rispettivamente il capitano e l’allenatore del 1992, dal suo bar e ristorante in un villaggio turistico di Marina Palmense l’ex biancorosso segue con particolare attenzione i suoi due amici di sempre intenti nel lavoro di ricostruzione della squadra dorica.

De Angelis, che ne dice della nuova Ancona?

"Innanzitutto mi dispiace per la perdita della categoria. Per l’Ancona e il suo blasone fare la serie D significa che non può giocare solo per partecipare. Le responsabilità aumentano. Sono arrivati il mio ex mister e il mio ex capitano, sicuramente ce la metteranno più di tutta. La garanzia per la piazza è questa, poi non basta l’entusiasmo, servirà una società solida, a livello economico e caratteriale, perché nel calcio di oggi bisogna anche saper attendere, e mi auguro che abbiano la pazienza di saper aspettare. Visto che ripartono da zero".

Gadda e Guerini di nuovo insieme, e probabilmente anche Bruniera: lo avrebbe mai immaginato?

"Immaginato no di sicuro, magari sperato, e sono contento anche per Andrea, ci conosciamo bene, so il valore di queste persone, sono contento. Si riforma uno zoccolo di quella squadra che ha portato per la prima volta Ancona in serie A. Mi farebbe piacere che ci entrasse anche qualche altro amico che sta ad Ancona, come Fontana, e spero che facciano bene anche per il nostro compagno che è venuto a mancare pochi mesi fa, per Totò Mazzarano".

Lei ha giocato anche nel Frosinone ed è molto stimato anche dal presidente Maurizio Stirpe: come si concretizzerà la partnership con l’Ancona?

"Ho avuto la fortuna di vivere quattro anni con il presidente Stirpe, sono stato il primo capitano della sua era. L’augurio più grande che posso fare all’Ancona è che il presidente ci metta mano fattivamente, in prima persona. Ho visto quello che ha fatto a Frosinone, conosco bene la persona, c’è stima reciproca. Con il supporto di Stirpe l’Ancona potrebbe davvero tornare in alto".

Sarà una serie D molto marchigiana, con nove protagoniste.

"Sicuramente farà bene al campanilismo e agli incassi. Qualcuna potrebbe avere le potenzialità per vincere, penso alla Sambenedettese costruita per lottare ai primissimi posti, ma anche L’Aquila, Recanatese con Melchiorri e Sbaffo. L’Ancona ancora non ha squadra, non posso giudicare".

Giuseppe Poli

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