Le pagelle del Rimini. Megelaitis in difficoltà sulla fascia. Morra entra e ravviva l’attacco

Debutto in chiaroscuro per Sala nella formazione titolare, Delcarro non trova la posizione giusta.

10 febbraio 2024

Colombi 6. Alla fine lui, per forza o per amore, i guanti ce li mette sempre a dovere. Ma anche meno del solito. Perché il Cesena quando ci arriva nella sua zona è piuttosto deciso quando deve centrare il bersaglio. E lui, con gli avversari a due passi, ci può fare poco.

Megelaitis 5. Cliente difficile anche questa volta. Ma con Donnarumma è costretto ad alzare bandiera bianca in fretta. Respira soltanto quando l’esterno di Toscano tira un po’ il fiato.

Pietrangeli 5,5. Ci sono sempre molte, troppe maglie bianconere, da tenere sotto controllo lì in mezzo. Come quando sbuca Adamo di testa. O come quando lì c’è Shpendi.

Gigli 5,5. C’è da soffrire. Lo sa e lo fa cercando di non perdere mai la posizione. Ma non basta.

Lepri 5. Piacentini lo prende di sorpresa. Da lì nasce il secondo gol del Cesena, quello che da complicata rende la serata complicatissima. Le disattenzioni non sono poche in una serata nella quale non avrebbe voluto averne nessuna.

Semeraro 5. Anche per lui, proprio come per Megelaitis, è una serata nella quale è facile restare in ginocchio. E, in più, dopo appena 13 minuti si vede Adamo saltargli in testa, prima di festeggiare (10’ st Malagrida 5,5. Ci mette brio, ha voglia e qualche cosa di buono la fa vndere in un momento della partita in cui si può).

Sala 5,5. Debutto nell’undici nella gara più complicata. Nella quale non basta avere idee buone e piedi ottimi. Perché il Rimini non sa gestire la situazione in mezzo al campo, schiacciato da un avverario che di tempo per pensare te ne concede poco.

Langella 5. Complicato mettersi in cabina di regia in una gara nella quale il copione del film è scritto e recitato dagli avversari. Ci prova, ci riesce un po’ di più con il passare dei minuti, ma soltanto quando gli avversari hanno meno fame.

Delcarro 5. Si alza sulla linea degli attaccanti e si abbassa su quella dei centrocampisti. Con il risultato di non riuscire a trovare mai una vera posizione in campo (10’ st Garetto 5,5. Generoso. Percorre chilometri e ci mette anche qualche buona idea).

Lamesta 5. Qualche accelerata, ma nessuna invenzione capace di alleggerire i suoi dalla pressione cesenate. E alla fine vince soltanto la frustrazione, ’abbandonato’ là davanti al suo destino (21’ st Iacoponi 6. Quando accelera qualche problemino alla capolista lo crea).

Ubaldi 5. Il suo senso di frustrazione è lo stesso che probabilmente ieri notte non avrà fatto dormire nemmeno Lamesta. Non gli si può chiedere di essere l’ariete di cui il Rimini avrebbe avuto bisogno (21’ st Morra 6,5. L’unico tiro verso lo specchio della porta del Cesena è il suo).

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