Le parole dell’ex Gaburro. "Per me è un piacere tornare al ’Romeo Neri’»

Il Rimini si prepara a sfidare l'Olbia con il tecnico Gaburro che conosce bene lo stadio 'Romeo Neri'. Entrambe le squadre cercano la vittoria per evitare i playout.

3 aprile 2024
"Per me è un piacere tornare al ’Romeo Neri’"

"Per me è un piacere tornare al ’Romeo Neri’"

"Lo stadio di Rimini potrebbe diventare la nostra arma segreta se facessimo bene, perché in questo momento ha abbastanza mal di pancia". I mal di pancia del ’Romeo Neri’ li conosce decisamente bene Marco Gaburro che questa sera in Piazzale del Popolo ci tornerà da avversario, alla guida dell’Olbia. Ma il tecnico, al timone del Rimini nelle ultime due stagioni, sa anche quanto il ’Neri’ sia capace di spingere i biancorossi. E la sua squadra in questo momento non può più permettersi passi falsi, raggiunta da quella Fermana che è stata capace appena qualche giorno fa di mettere i bastoni tra le ruote alla squadra di Troise. Da qui i mal di pancia di cui ha parlato Gaburro alla vigilia. "Faremo qualche cambio nei singoli – dice pensando all’undici da mandare in campo – Non ci sarà Dessena. Sicuramente ci sarà Catania, cambierà un po’ il modo di giocare perché sono due giocatori diversi. Ma il modo di interpretare la partita deve essere simile a quello delle ultime due partite. Il campo è più grande, sarà anche più rischioso giocare in un certo modo. Il Rimini però è la squadra che ha subito di più insieme alla Recanatese, è forte davanti ma concede molto. Mi aspetto una partita aperta. Però dipende da come facciamo andare noi la partita". Poi sul suo ritorno a Rimini. "Per me è piacevole, ho fatto due anni importanti lì. Ho preso la squadra in serie D e siamo tornati in C, l’anno scorso ho vissuto un campionato intero tra alti e bassi, ma abbiamo fatto i playoff. Questo non fa altro che aumentare ancora di più il peso specifico della partita. L’obiettivo è fare una partita importante, per i ragazzi, per me e per Olbia".

I sardi sono reduci dalla battuta d’arresto casalinga contro il Sestri Levante. Una doccia fredda arrivata dopo la larga vittoria sulla Recanatese. "Le ultime due partite dal punto di vista dell’approccio difensivo sono state simili, così come sul piano dell’intensità – spiega – In una è bastata un’ora per vincerla, nell’altra siamo calati un po’ fisicamente, ma tanto dal punto di vista mentale dopo il rigore ed è la cosa che mi ha dato più fastidio. Abbiamo reagito in maniera nevrotica". Poi la classifica. "Penso che vincendo a Rimini torneremmo matematicamente nei playout, che è la cosa che dobbiamo tener presente. Dopo sarà un gioco psicologico e calcistico restarci dentro".

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