L’Imolese può sognare in grande. D’Amore: "Il segreto? L’allenamento"
Calcio serie D Dopo il blitz a Piacenza, la vetta dista solo quattro punti. L’attacco è secondo solo a Forlì

I giocatori dell’Imolese dopo il bel successo per 1-3 a Piacenza (Rastelli)
L’Imolese sogna e sogna in grande. La settima sinfonia dei ragazzi di D’Amore è risuonata al Garilli, dove una ventina abbondante di anni fa si esibivano i grandi campioni della serie A e dove domenica i rossoblù hanno dato spettacolo, ai danni di un Piacenza sempre più in crisi. Così, anche la partita che alla vigilia aveva tutte le sembianze del "trappolone" – emiliani senza vittorie da più di un mese e reduci in settimana da tre cambi-lampo di guida tecnica –, l’Imolese è stata capace di renderla ordinaria amministrazione, chiudendola già in avvio di ripresa con la rete di Brandi. Prima, invece, erano arrivati il gol Manes e la perla di Pierfederici (che sta facendo il giro del web del calcio dilettantistico e non), a suggellare un pomeriggio da incorniciare, anche per i tifosi rossoblù presenti in Emilia. Sette vittorie, ma anche sette risultati utili consecutivi, a conferma dell’eccellente momento che stanno vivendo Raffini e compagni, sempre più in su in classifica e ora a -4 dalla capolista Tau, appena un mese fa, impensabile da potere avvicinare.
"Il merito è dei ragazzi – dice Gianni D’Amore –, che si impegnano a fondo durante la settimana. Sono autori di grandi prestazioni e questi sono i risultati". Un attacco che viaggia a memoria (23 gol segnati, è il secondo dietro al Forlì a quota 25) e una difesa capace di concedere poche possibilità agli avversari. Numeri che brillano e che mostrano come i rossoblù siano squadra da trasferta, lì dove nessuno ha un rendimento migliore: lontano dal Galli, l’Imolese ha raccolto 15 punti in 7 partite, frutto di 4 vittorie, 3 pareggi e zero sconfitte. Un rendimento che fa ben sperare e una consapevolezza nei propri mezzi che anche domenica, fin dal calcio d’inizio, ha agevolato il compito al gruppo.
"E’ stata una vittoria meritata. Abbiamo fatto un gran bel primo tempo, anche sotto il profilo del gioco. A inizio ripresa abbiamo subito un po’ il loro ritorno, ma è stato normale, contro una squadra che resta comunque molto forte. Nel finale, poi, non abbiamo rischiato quasi nulla". E’ soddisfatto il tecnico romagnolo, e non potrebbe essere altrimenti, proprio ora che sta vivendo il suo migliore momento in riva al Santerno. Superato il novembre di fuoco, denso di impegni difficili e ravvicinati, che la squadra ha superato quasi sempre a pieni voti, l’Imolese è pronta ad affrontare un mese di dicembre che potrà rivelarsi decisivo nella corsa ai vertici della classifica.
Due trasferte, a partire da domenica sul campo dello United Riccione (l’altra a Prato contro lo Zenith il 15), e due sfide in casa, contro San Marino e Forlì: quattro partite per alimentare una cavalcata che sta via via diventando sempre più esaltante.
La classifica: Tau Altopascio 29, Forlì 27, Ravenna e Lentigione 26, Imolese 25, Pistoiese 22, Sasso Marconi 19, Cittadalla Vis Modena e Tuttocuoio 17, Corticella 16, Piacenza, United Riccione, Prato e Progresso 14, Fiorenzuola 12, San Marino e Zenith Prato 11, Sammaurese 7.
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