L’Imolese vuole continuare a correre forte. D’Amore: "Sigillo importante che dà fiducia"

Calcio serie D Soddisfatto il mister dopo la seconda vittoria di fila in trasferta: "Abbiamo concesso pochissimo e rischiato quasi nulla"

di GIOVANNI POGGI
24 settembre 2024
Sopra la partita dell’Imolese vinta domenica in trasferta per 0-1 e, a destra, l’allenatore rossoblù Gianni D’Amore

Sopra la partita dell’Imolese vinta domenica in trasferta per 0-1 e, a destra, l’allenatore rossoblù Gianni D’Amore

Imolese formato trasferta: due partite, sei punti e morale ritrovato. Ne esce alla grande la squadra di D’Amore dal viaggio a San Damaso contro il neopromosso Cittadella Vis Modena, fino a tre giorni fa la matricola terribile del girone D, che nei primi due turni aveva messo al tappeto il Piacenza al Braglia e poi la Pistoiese al Melani presentandosi con l’abito della big al ritorno in D dopo oltre 50 anni. Poi sono arrivati i rossoblù, solidi e cinici, nel concedere il giusto a un’avversaria che si era fatta apprezzare anche per essere puntuale e prolifica in zona gol, con 4 reti segnate in 2 partite.

La risposta sperata dopo il ko amaro incassato al Galli col Tau Altopascio, una lezione che Mattiolo e compagni hanno compreso, limitando al minimo errori e ingenuità domenica, portando a casa tre punti meritati. "E’ stata una vittoria importantissima, contro una squadra forte e nella sua casa – commenta soddisfatto D’Amore –. Forse non sarà stata una grande partita sotto il piano tecnico, almeno rispetto alle precedenti, ma avevamo davanti un’ottima avversaria, che non ti concede spazi. Noi siamo stati bravi a fare lo stesso, abbiamo concesso pochissimo senza rischiare quasi nulla colpendo quando si è presentata l’occasione". Concetti chiari quelli espressi dal tecnico romagnolo, che il film della partita lo ha ben impresso nella testa: 90 minuti in cui per la prima volta i suoi non hanno subito gol mettendo i sigilli davanti a Salgado che ha gestito i pali correndo pochi pericoli. Al resto ci ha pensato bomber Raffini, al quarto centro in tre partite: pallone vagante in area proiettato nel sacco, da attaccante navigato, quello che serviva ad un’Imolese che si piazza al secondo posto nella classifica delle squadre più prolifiche del girone (6 come il Ravenna, a inseguire il Tau Altopascio, primo per distacco a quota 9).

Oggi si torna in campo al Bacchilega, con convinzioni e consapevolezze in più, e soprattutto con quell’entusiasmo che serve per iniziare a preparare un mese di fuoco, fatto di sei sfide in poco più di 30 giorni.

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