L’intervista. Il ds Guerri festeggia: "Vittoria dopo vittoria abbiamo legittimato la promozione»
Il ds del Siena, Simone Guerri, definisce la città "una ferita aperta" dopo la sconfitta in finale playoff. La promozione è stata una rivincita, frutto di duro lavoro e scelte oculate. Ora si festeggia, ma si guarda già al futuro e ai prossimi impegni.
Cosa rappresenta Siena per Simone Guerri (foto)? "Una ferita aperta", risponde il ds del Siena: "A 34 anni perdere una finale playoff per la B è difficile da descrivere". Il ritorno, una rivincita. "La scorsa estate non ci ho pensato un minuto a dire sì – ha raccontato ad Arezzo –. Mi sono messo subito al lavoro. Non c’erano maglie, palloni o campi di allenamento, ma ero convinto che quello messo insieme era un gruppo sano". "I meriti della promozione – ha aggiunto Guerri –, li condivido, come le scelte. Ho passato giorni in cui non avevo tempo per riposare. Ho puntato sui calciatori del territorio, il loro senso di appartenenza è stato un punto di forza, dovendo però andare a prendere tra gli svincolati. Sono arrivati poi calciatori anche di categoria superiore, ma il punto interrogativo più grande era la condizione atletica della squadra. Sono stati bravi tutti, calciatori e staff, nel calarsi con la mentalità giusta nella categoria e non era facile".
E’ stata una cavalcata trionfale."“Vittoria dopo vittoria abbiamo legittimato la promozione – ha chiuso il ds –. Adesso è giusto festeggiare questo traguardo e concedere spazio senza snobbare i prossimi impegni. A fine stagione poi ci troveremo con il presidente e faremo il punto. Si è anche diramata un po’ di nebbia sulla questione stadio: è arrivata la sentenza che apre nuovi scenari al progetto".
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