Lorenzo Cordaro, l’uomo dei record: "Bello essere nella storia del Ravenna"

Mai nessun portiere è rimasto imbattuto 780 minuti. Domenica Cipriani domenica sarà di nuovo al Benelli

25 gennaio 2024
Lorenzo Cordaro, l’uomo dei record: "Bello essere nella storia del Ravenna"

Lorenzo Cordaro, l’uomo dei record: "Bello essere nella storia del Ravenna"

Le statistiche dicono 780 minuti. La realtà, considerando i minuti di recupero dei singoli match, si spinge addirittura a 837’ ‘reali’. L’imbattibilità del Ravenna si è fermata domenica a Sant’Angelo Lodigiano, al 25’ della ripresa, sul pallonetto di Mecca che ha portato in vantaggio la formazione di casa. Lorenzo Cordaro, diciannovenne portiere piemontese, lo scorso anno all’Arconatese, ha comunque riscritto la storia, entrando nel libro dei record giallorossi, al posto di Oriano Testa.

Cordaro, come ci si sente ad essere un recordman?

"È una bella soddisfazione essere entrati nella storia del Ravenna con questo primato. Tuttavia, gran parte del merito va dato a tutta la squadra a tutto il gruppo, perché è anche merito dei miei compagni se il record è stato raggiunto".

Le statistiche, al momento, vedono il Ravenna ancora come la miglior difesa dalla A alla D con 7 reti al passivo. Quanto lavoro c’è dietro?

"Il lavoro è quello che svolgiamo durante l’allenamento. Tutto parte da lì, dal cercare di non prendere gol, nemmeno in allenamento, oltre alla foga di attaccare e difendere tutti insieme, dal primo all’ultimo degli 11 in campo. Questo è il segreto". Tutti questi numeri vi stimolano?

"Sono cifre che di certo fanno molto piacere, danno soddisfazione e fanno morale, dunque non possono che essere uno stimolo in più per cercare di fare sempre meglio e provare ad alzare l’asticella".

Domenica scorsa, a Sant’Angelo Lodigiano, il Ravenna si è trovato ad inseguire. Quali sono le difficoltà che avete incontrato?

"Incassato il gol, abbiamo avuto una reazione importantissima. Erano 10 partite che non subivamo gol. Prendere gol in trasferta, al 70’, contro una squadra che giocava su un campo molto lento... Insomma, non era scontata una reazione, peraltro quasi immediata e da parte di tutti, come quella che abbiamo avuto. Inoltre abbiamo provato anche a vincerla".

Che rapporto ha con Gianmaria Rossi, e quanto è stimolante lavorare con una concorrenza così forte?

"Prima di essere un portiere fortissimo, Rossi è una persona fantastica, un vero leader nella squadra e nello spogliatoio. Con lui si può parlare di tutto, ti aiuta in qualsiasi situazione, non solo con me, ma con tutta la squadra. È come avere un secondo allenatore dei portieri". Domenica al Benelli, di fronte ad Ignazio Cipriani che ha annunciato di nuovo la propria presenza, è in arrivo un Fanfulla imbattuto in trasferta. Cosa ci vorrà per infrangere questa statistica?

"Non dobbiamo inventarci nulla. Dovremo giocare la nostra partita. Provare a vincerla, mantenendo alto il livello di aggressività e il ritmo in campo".

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