Lucchese - Il mercato: la "grana" rinnovi. La Pantera prova a "rincorrere" Benassai
Ma il non aver proposto il prolungamento al difensore a gennaio rischia di veder andare altrove il giocatore. L’esigenza di un "ds"
Se, da una parte, è encomiabile l’impegno che il presidente Bulgarella sta mettendo in questa fase a cavallo tra l’iscrizione al prossimo campionato (scade martedì) e l’inizio vero e proprio delle operazioni di mercato, dall’altra parte è evidente che, da solo, il numero uno rossonero non può arrivare a tutto. Ha bisogno, come avviene in qualsiasi altra società di calcio, di un professionista del settore, un consulente di mercato, un direttore sportivo, comunque lo si voglia chiamare, che si occupi di parlare con i procuratori dei giocatori e che, al tempo stesso, abbia la competenza in tema di mercato, che ne conosca i vari e complessi meccanismi e che, ovviamente, sia persona affidabile.
Crediamo che l’incontro che Bulgarella ha avuto con il procuratore di Tumbarello – e che si è concluso, al momento, con un "nulla di fatto", ma con poche probabilità che si risolva in modo positivo – , sia servito al presidente per accelerare la ricerca di un collaboratore fidato. Comunque è giusto che Bulgarella decida in assoluta autonomia come intende muoversi la prossima settimana, quando, assieme all’allenatore Gorgone, prenderà in mano la delicata questione che riguarda quei giocatori che la società vorrebbe sistemare altrove e per alleggerire il monte ingaggi e, al tempo stesso, per fare posto a nuovi arrivi.
E’ anche probabile che il presidente voglia incontrare il procuratore di Benassai che, come Rizzo Pinna e Tumbarello, si aspettava una proposta di rinnovo a gennaio e non ora, a campionato finito, quando ciascuno dei tre giocatori lasciati "liberi" ha cominciato a guardarsi intorno, per cercare di assicurarsi un futuro. Anche nel caso del difensore livornese la Lucchese rischia di arrivare fuori tempo massimo.
Intanto aspettiamo di vedere le prossime mosse, dalle quali capiremo meglio le ambizioni future della dirigenza rossonera che, nel rispetto di Gorgone e dei tifosi, dovrà dire con chiarezza quali potranno essere gli obiettivi che, oggettivamente, si potranno raggiungere, in base al tipo di squadra che sarà allestita, ma anche alla superiore consistenza tecnica di almeno sette-otto squadre.
Nel frattempo si stanno completando alcune "caselle" che riguardano proprio le figure del direttore sportivo. Il Catania, ad esempio, ha ufficializzato l’ingaggio di Daniele Faggiano (contratto biennale) e quello in dirittura di arrivo di Mimmo Toscano quale allenatore, dopo il "divorzio" dal Cesena; mentre Argurio, ex Novara, dovrebbe sistemarsi all’Ancona. In tema di allenatori, il Campobasso sta pensando a Braglia, mentre Andreoletti potrebbe sistemarsi al Feralpisalò, neoretrocesso in serie "C".
Emiliano Pellegrini
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