Lucchese: ispirarsi all'Ascoli per risalire in classifica, decisivo il derby con l'Arezzo
La Lucchese deve seguire l'esempio dell'Ascoli per uscire dalla zona play-out, iniziando dal derby con l'Arezzo.

Catanese in azione: potrebbe anche riuscire a giocare il derby con una mascherina
Per invertire la rotta la Lucchese dovrebbe prendere ad esempio l’Ascoli. I bianconeri sono, infatti, l’esempio classico di come basta mettere insieme un filotto di risultati positivi per salutare la zona calda e attestarsi al centro del plotone.
Grazie al cambio di panchina (da Carrera a Di Carlo, passando per il brevissimo periodo di Ledesma) e soprattutto ai gol di Corazza (11 dopo la doppietta rifilata al Sestri Levante), la squadra marchigiana, nel giro di due settimane, è passata da quota 15, dietro alla Lucchese, ora a quota 21, che significa centro classifica.
Già, ma l’Ascoli, fresco di retrocessione dalla serie "B", ha sempre avuto un organico importante: solo che ci ha messo un po’ di tempo prima di adattarsi alla serie "C" (la stessa Lucchese ne approfittò, andando a violare, per la prima volta, il "Del Duca").
Senza voler fare paragoni tra l’organico rossonero e quello bianconero, abbiamo preso l’esempio dell’Ascoli per dire una cosa fin troppo banale, ma vera: se la squadra di Gorgone vuole davvero rimettere in linea di galleggiamento una "barca" che rischia di andare a fondo, non ha altra scelta che mettere insieme un filotto di risultati positivi, a cominciare dal derby con l’Arezzo, per arrivare fino al "Pineto", passando per la trasferta di Sassari.
In caso contrario, si troverebbe sempre ad inseguire, avendo, però, sul collo il fiato di quelle di fondo, a cominciare dal Milan Futuro, destinato, alla lunga, a risalire la china, inserendo in squadra qualche "big".
Non a caso il neodg rossonero Conte ha paragonato il derby con l’Arezzo come una vera e propria finale. Forse può avere esagerato, caricando di eccessive responsabilità allenatore e giocatori, ma è fuori discussione che la Lucchese non può permettersi ulteriori passi falsi, vista la sua attuale precaria posizione di classifica, cioè in piena zona play-out.
Soltanto dopo la seduta di rifinitura di oggi Gorgone scioglierà gli ultimi dubbi sulla formazione da mandare in campo. Risolti in senso positivo quelli di Sabbione e Magnaghi che saranno a disposizione, resta da decidere se utilizzare o meno Catanese, con una mascherina protettiva al viso. Sarà decisivo il pensiero dello stesso centrocampista.
Queste, infine, alcune curiosità sul derby di domani sera (20.30). Gorgone ed il suo vice Testini hanno vestito l’amaranto, anche se in periodi e con ruoli diversi. Tra gli "ex" anche proprio il centrocampista Catanese, in dubbio per la frattura delle ossa nasali. Dall’altra parte c’è il ghanese Shaka Mawuli che ha giocato in rossonero (15 partite e due gol nel gennaio 2021); mentre Gaddini e Lazzarini sono lucchesi di nascita: il primo è di Pietrasanta, il secondo proprio del capoluogo.
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