Lucchese - La sconfitta e le prospettive. Gorgone studia novità in vista della Spal

Chiuso il mercato con l’arrivo di Catanese e Sasanelli, il tecnico è alle prese su come rilanciare la squadra per affrontare gli estensi

1 settembre 2024
Lucchese - La sconfitta e le prospettive. Gorgone studia novità in vista della Spal

Chiuso il mercato con l’arrivo di Catanese e Sasanelli, il tecnico è alle prese su come rilanciare la squadra per affrontare gli estensi

Tanta quantità, ma poca qualità: sembra essere questa la fotografia della nuova Lucchese ricostruita dal "diesse" Ferrarese con tredici nuovi giocatori, dopo le prime due giornate di campionato. Dopo la chiusura della "finestra" estiva del mercato, Giorgio Gorgone si ritrova, addirittura, con una "rosa" di ventotto giocatori, ricordando, però, che i giovanissimi Allegrucci, Ciucci, Selvini, Babacar, Botrini, Moschella, Palmisani e Sasanelli, essendo nati nel 2004 ed oltre, non rientrano nella lista.

Nella lista rientrano, invece, Gucher e Magnaghi che la società non è riuscita a sistemare altrove, con i due giocatori che potranno essere eventualmente ceduti soltanto a gennaio, a meno che, nel frattempo, condizioni fisiche permettendo, non rientrino a pieno titolo in una squadra, dove, ripetiamo, sono pochi i giocatori di personalità.

Uno di questi potrebbe essere il trentunenne Marco Catanese, arrivato a titolo definitivo dall’Arezzo (per lui contratto biennale). Anche se non può essere lo stesso dei primi anni trascorsi nel Pontedera (allenatore Maraia), Catanese rimane, comunque, un buon centrocampista di categoria. Ora bisognerà vedere se Gorgone, con lui e con il giovane attaccante Sasanelli (classe 2004), ingaggiato a titolo di prestito "secco" dal Pescara, cambierà modulo tattico, soprattutto nell’ottica di aumentare il peso offensivo di una squadra che non può, oggettivamente, pesare solo sulle spalle di Costantino.

E’ indispensabile che i centrocampisti assecondino di più e meglio l’azione offensiva, ma, soprattutto, servirebbe un tipo alla Rizzo Pinna, tanto per essere chiari: uno che salta l’uomo e trova anche la porta. Nella Lucchese di oggi non c’è. Ci sono, invece, tanti giocatori dello stesso passo (lento) a centrocampo, ma nessuno che abbia una accelerazione, un po’ come ha fatto D’Ursi nel Gubbio.

Possiamo pensare che potrebbe essere la trasferta a rischio di domenica 8 settembre a Ferrara a dire se Gorgone avrà cominciato a cambiare "pelle" tattica ad una squadra che, al di là di oggettive carenze tecniche, contro il Gubbio ha lottato e cercato fino alla fine di evitare la sconfitta.

Ora servono, da un lato un deciso cambio di passo, accompagnato, però, anche da interpreti diversi. Del resto Gorgone lo ha detto in modo chiaro. Una volta che saprà su quali uomini contare, potrà studiare soluzioni diverse da quelle andate in scena sia a Pineto che l’altra sera contro gli umbri, in base alle caratteristiche degli ultimi acquisti.

Infine due considerazioni. La prima riguarda la più che soddisfacente risposta data dal pubblico, perché 2380 presenze sono andate oltre le più rosee previsioni e questo significa che il pubblico c’è. La seconda considerazione riguarda il nuovo terreno di gioco. Ma di che colore è diventato?

Emiliano Pellegrini

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