Lutto in casa Montevarchi. Addio a bomber Cacciatori
Il messaggio di cordoglio della dirigenza e dei tifosi rossoblù alla famiglia
Se n’è andato nel giorno di Santo Stefano e appena la notizia si è diffusa sui social il cordoglio e la tristezza hanno accomunato diverse società della Toscana e non solo. E anche il Montevarchi piange Marco Cacciatori, scomparso giovedì scorso a 68 anni per il riacutizzarsi negli ultimi tempi della malattia che ne aveva condizionato la carriera, costringendolo a fermarsi già a 23 anni, proprio nel momento in cui aveva raggiunto la Serie A nel Perugia imbattuto di Ilario Castagner.
Con la casacca rossoblù dell’Aquila, portato in Valdarno da Giuliano Sili, giocò 50 gare di campionato in C2 segnando 21 reti in due stagioni, dall’86 all’88, dopo la ripartenza successiva alla prima lotta vittoriosa contro il tumore. Nato a Carrara, carattere all’apparenza "ruvido" ma sempre sincero e attaccato ai colori delle squadre dove nel tempo ha militato, era davvero un bomber di razza, dal sinistro esplosivo. Era, insomma, un attaccante dal talento e dal fiuto del gol eccezionali, in grado di cambiare in qualunque momento le sorti della partita.
Titolare inamovibile nella prima annata montevarchina, nel torneo successivo contribuì alla promozione della squadra di Mauro Benvenuto, anche se negli incontri finali non giocò moltissimo e, anzi, non era in campo nello spareggio di Empoli per salire in C1 tra gli aquilotti e la Massese, vinto dai valdarnesi ai rigori il 12 giugno ‘88. Lasciata l’attività che, oltre a Montevarchi e Carrara, l’aveva portato a Perugia, Vicenza, Sarzana, Pistoia e Pietrasanta, Cacciatori aveva iniziato un’altra battaglia, stavolta burocratica, riuscendo a farsi riconoscere la pensione con molta fatica per la mancanza dei contributi relativi agli anni della neoplasia.
Il Montevarchi ha rivolto le condoglianze più sentite ai familiari, alla moglie Daniela e al figlio Emanuele.
Nel frattempo è ripresa le preparazione dell’Aquila, archiviati quattro giorni di riposo assoluto. All’orizzonte, il 5 gennaio, si profila un nuovo scontro diretto che sarebbe quanto mai opportuno sfruttare. Al Brilli Peri arriverà la Flaminia, penultima in classifica. Rigucci non potrà disporre del capitano Martinelli, appiedato per un turno dal giudice sportivo, ma ritroverà Picchi che ha scontato la squalifica. Si attende, infine, qualche novità dal mercato che finora ha visto le partenze di Carcani e Sturli e il ritorno di Bontempi.
Giustino Bonci
Continua a leggere tutte le notizie di sport su