Macrì-gol, il Forlì adesso sorride: "Con lo United è stata un’impresa"

L’attaccante esterno decisivo al Calbi contro il Riccione: "Bravi a restare calmi una volta rimasti in dieci"

di MARCO LOMBARDI -
17 settembre 2024
Macrì-gol, il Forlì adesso sorride: "Con lo United è stata un’impresa"

Davide Macrì ha sbloccato all’11’ il derby con lo United Riccione, finito poi 1-2 per i galletti. Per lui anche 5 reti nei test estivi e un centro pure nella sequenza dei calci di rigore col Ravenna in Coppa Italia (Petrangeli)

Olè. Nell’arena del Calbi il Forlì ha ‘matato’ un indomito United Riccione e vinto la ‘corrida’ (circa una dozzina i cartellini sventolati dall’inflessibile Barbatelli di Macerata). A conficcare la prima banderilla biancorossa nel collo ‘taurino’ dei rivieraschi è stato Davide Macrì, 28 anni domani, 5 centri in precampionato, diligentissimo esterno offensivo di Riano, borgo alle porte di Roma.

Macrì, a Cattolica vittoria della sofferenza o impresa eroica?

"È stata una partita difficile perché abbiamo giocato in dieci per tutto il secondo tempo contro una squadra forte. Che darà fastidio a tutti. Sì, possiamo definirla un’impresa. Sapevamo di dover soffrire per portare via i 3 punti, tant’è vero che io e Farinelli ci siamo adattati al ruolo di terzini. Ma è andata bene".

Sua la paternità del primo gol in campionato del Forlì: vuole descrivercelo?

"Gaiola ha crossato e il terzino che mi aveva in consegna è saltato in anticipo sfiorando la palla e impedendomi di stopparla perfettamente, però sono riuscito comunque a restare freddo e a scavalcare il portiere, gettatosi a valanga sui miei piedi".

Il ruolo di esterno offensivo sembra andarle a genio.

"Le stagioni migliori le ho fatte ricoprendo quella posizione. Certo, con interpretazioni di gioco differenti rispetto a ora. Però a Fiuggi ho segnato 7 gol, idem l’anno dopo alla Folgore Caratese. Da esterno posso esprimermi bene quanto nel mio ruolo naturale di trequartista".

Dopo l’espulsione di Visani, com’è cambiato lo spartito tattico?

"Siamo rientrati negli spogliatoi infuriati, consci che in dieci sarebbe stato tutto più difficile. Il mister però ci ha esortato a stringere i denti per portare a casa la vittoria. Abbiamo disputato una ripresa conservativa, senza andare all’arrembaggio a caccia del raddoppio ma cercando, una volta recuperata palla, di innescare Merlonghi in profondità. La fortuna è stata trovare il secondo gol con Rossi, perché abbiamo giocato tutto il secondo tempo in difesa".

Il temuto sintetico del Calbi non vi ha creato grattacapi.

"No, affatto. Il campo non era male. Ci aspettavamo un manto diverso. Peggiore. Tutto sommato un sintetico normalissimo, in cui siamo riusciti a giocare tranquillamente".

Miramari si è lamentato vibratamente della direzione arbitrale, tanto da essere allontanato dal campo: qual è stato il ‘casus belli’?

"C’è stato un colpo proibito sul collo di Farinelli, che è caduto a terra, ma né l’arbitro né il guardalinee si sono accorti di nulla. Il mister è esploso e capisco il suo nervosismo. L’arbitro ha diretto a senso unico, gestendo i cartellini in maniera incomprensibile. Bravi noi a non perdere la testa".

Domenica un’altra trasferta, questa volta a Prato, sponda Zenith, squadra alla portata.

"Tutte le partite sono difficili. Il nostro obiettivo è fare male all’avversario. Magari sbloccando subito il risultato".

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