Modena Calcio, le prime parole di mister Bianco: “La squadra avrà una precisa identità di gioco”
La presentazione del neo allenatore gialloblù allo stadio Braglia. Il presidente Rivetti: “C’era bisogno di una scossa così”
Modena, 5 luglio 2023 – Giorno zero. Comincia oggi l'avventura di Paolo Bianco sulla panchina del Modena, con le prime parole del neo allenatore accompagnato in conferenza stampa dal presidente Carlo Rivetti e dal direttore sportivo Davide Vaira. Idee chiare dal punto di vista dell'identità che dovrà avere la formazione canarina, la società ha chiesto a Bianco di migliorare quanto fatto da Tesser (ringraziato dalla dirigenza ma “c'era bisogno di una scossa così” ha raccontato Rivetti) e ciò significa ritrovarsi a lottare per i playoff.
Dieci anni dopo la promozione in A con il Sassuolo, ottenuta al Braglia, e dopo le esperienze negli staff di De Zerbi e Allegri, Bianco torna su una panchina da responsabile tecnico: “Ringrazio la famiglia Rivetti e il direttore per questa grande opportunità - ha esordito - ma voglio ringraziare anche la Juventus perché, nonostante avessi due anni di contratto, ha compreso la mia richiesta e mi ha liberato. Io sono una persona che ha sempre fatto scelte difficili ma sono sempre stato padrone del mio destino e la mia squadra dovrà prendersi i risultati senza speculare. Avremo identità di gioco, lavoreremo tantissimo, dovremo fare bene le due fasi e occupare bene il campo. Nelle esperienze che ho avuto, ho capito che i miglioramenti del singolo aiutano la squadra ad esprimersi meglio e credo che nella rosa ci siano diversi giocatori che ancora non siano riusciti a dimostrare completamente le loro potenzialità. La mia squadra avrà equilibrio, la cosa importante è che la squadra capisca i momenti della gara e li interpreti. Prendere pochi gol va bene, ma per vincere serve farne uno più degli altri. La B? La conosco bene. Nel mio staff ho voluto Pensalfini e Taparelli, il resto lo ha scelto il club. Io ho chiesto persone che conoscessero bene l'ambiente Modena. Mercato? Preferisco valutare la rosa che ho a disposizione adesso, ho chiesto alla società un attimo di pazienza. Tremolada farà parte del nostro progetto, parlerò individualmente con lui. Non ho ancora capito come mai non abbia quasi mai giocato in A”.
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