Un brutto Arezzo si arrende all’Olbia

Seconda sconfitta consecutiva, stavolta contro una squadra che era in piena crisi

di ANDREA LORENTINI
28 gennaio 2024
Indiani

Indiani

Olbia, 28 gennaio 2024 – Un Arezzo troppo brutto per essere vero, subisce la seconda sconfitta consecutiva dopo quella casalinga contro il Pescara. Stavolta, però, il ko è pesante perché arriva contro un Olbia in piena crisi, reduce da 6 sconfitte consecutive e che non vinceva da ben 11 turni. Una prestazione abulica, senza mordente e lucidità, nonostante il sostegno degli oltre 100 tifosi che si sono sobbarcati la trasferta in Sardegna.

Indiani, che ritrova Chiosa al centro della difesa, presenta un Arezzo più muscolare e meno offensivo scegliendo sulla trequarti Settembrini e Catanese insieme a Guccione alle spalle del rientrante Gucci. Gaddini e Iori partono dalla panchina. Gaburro, al debutto come allenatore dell’Olbia, cambia modulo (4-3-1-2) e alcuni uomini lanciando Bianchimano in attacco. Senza lo squalificato Pattarello, quello amaranto è un 4-2-3-1 spurio dove Catanese fa l'elastico tra il ruolo di mezz'ala, quando c'è da difendere, e quello di esterno destro offensivo in fase di possesso. Prima del fischio d'inizio minuto di silenzio in memoria di Gigi Riva che poi viene ricordato con un coro da brividi al minuto 11. L'ovazione per "Rombo di Tuono", nella sua terra d'adozione, è anche l'unica vera emozione di un primo tempo che non regala particolari sussulti se non per una conclusione di Ragatzu a cavallo della mezz'ora quando calcia da dentro l'area, ma trova l'opposizione decisiva di Chiosa.

L'Arezzo fa possesso, ma non punge. Il palleggio è troppo lento per impensierire la difesa sarda. Lo 0-0 all'intervallo è specchio fedele di una partita che stenta a decollare. Indiani lascia negli spogliatoi Guccione Bianchi ed inserisce Gaddini e Foglia per cercare di dare una scossa. Il tecnico amaranto rimescola le carte in avanti con Catanese che si sposta dietro la punta e Settembrini dirottato a destra. Ma è proprio Foglia che, in avvio di ripresa (49'), perde l'inserimento di Dessena, abile a spedire in rete una ribattuta di Trombini su conclusione ravvicinata di Bianchimano. L'Olbia ritrova la via del gol dopo 678 minuti di astinenza. L'Arezzo non reagisce e i padroni di casa sfiorano il raddoppio: provvidenziale Chiosa su Ragatzu come nel primo tempo. Per l'ultima mezz'ora Indiani si gioca anche Castiglia e Iori per Catanese e Settembrini. Nel finale Gucci e sopratutto Mawuli hanno una doppia buona occasione, ma il pari non arriva, Per l'Arezzo un pomeriggio da dimenticare in fretta.

Olbia-Arezzo 1-0

OLBIA (4-3-1-2): Rinaldi; Arboleda, Bellodi, Motolese, Montebugnoli (81’ Mordini); Schiavone, La Rosa, Dessena (91’ Incerti); Biancu (81’ Gennari); Ragatzu, Bianchimano (72’ Nanni). Allenatore: Marco Gaburro.

AREZZO (4-2-3-1): Trombini; Donati, Risaliti, Chiosa (78’ Lazzarini), Montini; Bianchi (46’ Foglia), Mawuli; Catanese (66’ Iori), Guccione (46’ Gaddini), Settembrini (66’ Castiglia); Gucci. Allenatore: Paolo Indiani.

Arbitro: Luigi Catanoso di Reggio Calabria. Reti: 49’ Dessena.

Note: spettatori 600 circa. Recuperi: 1’+5’. Angoli 0-3. Ammoniti: 31’ Montebugnoli, 36’ Bianchimano, 60’ Ragatzu, 71’ Gucci, 74’ Risaliti, 86’ Rinaldi.

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