Panelli, il ’muro’ del Carpi: "E ora voglio fare gol"
Serie C Il roccioso difensore è tornato dopo l’infortunio subito alla spalla. Domani sera si va ad Ascoli: "Sono e devono restare dietro. Noi abbiamo qualità" .

Tommaso Panelli, roccioso difensore Il Carpi ha ritrovato il suo muro
Il muro è di nuovo alto. Dopo l’ottimo impatto iniziale Tommaso Panelli era stato bloccato un girone fa col Perugia dal problema alla spalla che lo ha tormentato per due mesi. Ma dal rientro di metà dicembre a Legnago il Carpi ha potuto contare di nuovo al 100% sul centrale, fra i migliori anche contro la Spal. "Con aiuto dello staff medico – racconta – sto facendo un ottimo lavoro di potenziamento. Ovviamente la spalla non è al 100% guarita, ogni tanto fa male ma i dolori sono gestibili. In questi due mesi è cresciuta anche la forma fisica e sono soddisfatto. La vittoria con la Spal? Una delle nostre gare migliori, questa squadra fra i tanti pregi ha quello di non sbagliare le gare che contano". Il Carpi domani sera ad Ascoli troverà una squadra ferita. "Dopo il cambio di allenatore – ricorda – un gruppo tende ad alzare la concentrazione. Ma il Carpi ha le qualità per mettere in difficoltà tutti. Al momento loro sono dietro in classifica e devono restarci. Corazza? Come Antenucci è un giocatore che puoi marcare bene per 89’ e con una palla ti punisce. Dovremo essere molto attenti". A Carpi Panelli ha ritrovato Casarini, con lui l’anno scorso per 6 mesi alla Turris. "Federico non ha certo bisogno che lo presenti io - spiega - è un giocatore che in campo e nello spogliatoio è un valore aggiunto. Si è inserito con umiltà nel gruppo, anche se è il esperto e ha giocato in A. Da lui c’è solo da imparare". Per Panelli fin qui 16 gare ma nessun gol. "Il mister dice che sono ’ingollabile’ – sorride – mentre Zagnoni a differenza mia ha la calamita… Però il gol deve arrivare e anche presto".
Qui Ascoli. Il Carpi domani sera troverà un ambiente molto caldo. Ieri gli ultras si sono presentati al campo chiedendo le dimissioni del ds Righi (che è fuggito in auto) e del dg Verdone, poi c’è stato un confronto con Cudini e la squadra.
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