Pavesi, il killer dell’area di rigore: "Il Ravenna deve avere sempre fame"
In campo dopo l’infortunio, il 27enne è entrato due volte e ha sempre segnato. "Non mi voglio fermare"
Manuel Pavesi aveva giocato titolare fino alla decima giornata, ovvero fino al 3-0 casalingo al Carpi. Un infortunio muscolare lo ha messo ko. Tornato a disposizione dopo 6 turni, ha rivisto il campo con l’anno nuovo. Due ingressi e due gol. Al tap-in nel 4-0 col Prato, ha fatto seguito il gol pesantissimo di domenica a Sant’Angelo Lodigiano, che ha permesso al Ravenna di evitare il ko e di portare a 12 la striscia di risultati utili consecutivi. E così, il ventisettenne italo cubano è tornato di moda.
Pavesi, che impressione ha avuto da fuori, prima di entrare al 74’ e di segnare all’80’?
"Da fuori ho visto bene i miei compagni. Il Ravenna è sempre una squadra compatta; tutti corrono e tutti hanno voglia di fare bene. E infatti si apprezza sempre sul rettangolo. Il mio gol? Ha aiutato la squadra a guadagnare un punto prezioso. Non era facile su quel campo, inoltre abbiamo affrontato un avversario forte e compatto, tutto proteso alla ricerca della vittoria. Noi siamo stati bravi, sempre concentrati, e il punto portato a casa lo considero d’oro".
Qual è la sensazione provata per il 2° gol in due giornate, il 3° da inizio stagione?
"Sono contento di essere tornato al gol, e di aver aiutato i miei compagni, sia la domenica precedente in casa col Prato, sia a Sant’Angelo. Non è stato facile in questi mesi vederli da fuori. Avrei voluto partecipare con loro alle vittorie".
Quali sono state le maggiori difficoltà affrontate nella sfida di Sant’Angelo?
"Il campo non ha certamente aiutato, perché era molle e pesante. Questo aspetto ci ha impedito di giocare bene. Anche il valore dell’avversario è stato importante. Col cambio di allenatore ci tenevano a fare risultato a tutti i costi. Si è visto che volevano vincere. Ecco perché non è stato facile".
Con la varietà e l’abbondanza in attacco, mister Gadda ricorre spesso alle 3 punte. È forse un modulo che esalta di più le sue caratteristiche?
"Con tanti attaccanti, mister Gadda adesso può variare, potendo giocare a 2 o a 3. Anche a partita in corso ha più alternative. Io, in realtà, mi trovo bene sia nel modulo a 2, sia nel modulo 3. Magari col tridente ci sono più spazi".
Domenica arriva il Fanfulla, squadra a cui lei aveva segnato all’andata. Li hai già messi nel mirino?
"Per quanto mi riguarda vorrei continuare a fare gol. L’importante però è che la squadra faccia bene e che vinca. Sappiamo che i nostri prossimi avversari in trasferta stanno facendo bene. Noi ce la metteremo tutta, soprattutto perché giocheremo in casa e vogliamo continuare a fare bene".
Il Fanfulla però è imbattuto in trasferta. Cosa dovrà fare il Ravenna per imporre la ‘legge del Benelli’?
"Siamo a conoscenza del primato dei nostri avversari. Noi dovremo fare né più, né meno quello che stiamo facendo in casa, ovvero correre su tutti i palloni, tutti insieme e continuare ad avere la voglia e la fame che ci ha contraddistinto nelle prime 20 partite della stagione".
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