Per la Robur una vittoria scaccia-crisi. I bianconeri tornano protagonisti
Il Siena vince crucialmente a Figline, ritrovando fiducia e determinazione. Masini e Giannetti segnano, squadra unita e pronta per la prossima sfida con il Trestina.
Doveva vincere il Siena. Per tornare a muovere la classifica, per ritrovare serenità, per scacciare l’ombra della crisi. E hanno vinto i bianconeri, al Del Buffa di Figline, una partita delicata, più sotto l’aspetto mentale che tecnico tattico, centrando il secondo successo esterno della stagione, dopo lo 0-1 di San Donato Tavarnelle alla prima giornata. Sono scesi in campo con l’atteggiamento giusto, quello che avevano un po’ perso nelle ultime uscite e, pur soffrendo nel finale, insieme a tutti i tifosi presenti allo stadio e a quelli incollati davanti alla tv, sono riusciti a portare a casa l’intera posta in palio. E, tanto per dare alla storia anche una vena romantica, a firmare la vittoria sono stati due senesi, Bernardo Masini e Niccolò Giannetti, all’inseguimento, entrambi, della prima rete in questo campionato. Per il numero 9, che ha festeggiato il gol tanto atteso con la mano sul cuore, anche la soddisfazione di indossare fascia con la C al braccio. Per Bernardo, invece, lo sguardo rivolto al cielo. Corsi e ricorsi, di storia bianconera: se è vero che il successo di Figline, così l’hanno dipinta gli stessi bianconeri, dovrà essere quello della ripartenza, a Borgo San Lorenzo, dove il Siena Fc di Simone Giacomini ha emesso il suo primo vagito, è stato proprio Masini a segnare l’1-0, il gol che ha poi dato il la alla grande cavalcata della squadra di Magrini verso la Serie D. Una serie D in cui la Robur non può e non vuole fare da comparsa, ché poi inciampare, possono inciampare tutti. Non solo Masini e Giannetti però: a Figline ha vinto il Siena. Ha vinto (l’ordine è sparso), Semprini, con la sua prestazione generosa, hanno vinto i giovani Farneti, che già aveva scoperto le sue carte, e Pescicani, cresciuto tantissimo (mannaggia per quel gol mancato!). Ha vinto Morosi che, sulla fascia a lui meno congeniale, occupata per necessità, è salito sugli scudi, ha vinto Galligani che, appena entrato, ha acceso la contesa. Tutti, insomma, hanno dato, da squadra, il proprio contributo. E da oggi, giorno in cui partiranno i festeggiamenti per i 120 anni della gloriosa Robur, la testa dovrà essere già alla prossima sfida, la gara casalinga con il Trestina: ci sarà, di rientro dalla squalifica, un Ricchi in più, a disposizione di Magrini. Anche Di Paola e Boccardi potrebbero farcela. Dita incrociate per Candido.
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