Pontedera, che sofferenza quel punto. Ma vale tantissimo: la certezza per i playoff

A Gubbio match senza reti. I granata tornano a casa con la consapevolezza che non possono scendere oltre il decimo posto

15 aprile 2024

GUBBIO

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PONTEDERA

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GUBBIO (4-3-2-1): Greco; Corsinelli, Signorini (33’ st Pirrello), Tozzuolo, Calabrese (17’ st Mercadante); Mercati, Casolari (33’ st Rosaia), Chierico; Spina (29’ st Desogus), Di Massimo; Udoh (29’ st Bernardotto). A disp: Vettorel, Morelli, Brambilla, Dimarco, Galeandro, Bumbu. All. Braglia.

PONTEDERA (3-4-2-1): Vivoli; Espeche, Martinelli (18’ st Calvani), Guidi (33’ st Pretato); Perretta, Benedetti (18’ st Lombardi), Ignacchiti, Angori; Delpupo (18’ st Cerretti), Ianesi; Ganz (18’ st Peli). A disp: Lewis, Busi, Gagliardi, Ambrosini, Provenzano, Salvadori. All. Canzi.

Arbitro: Marotta di Sapri.

Note: ammoniti Casolari, Martinelli, Lombardi, Angori; angoli 12 a 0.

Il punto che serviva. Un punto maledettamente sofferto sul terreno – ostico per chiunque – del Gubbio, ma che è quello che dice: ok Pontedera, sei nei play off di Serie C. Per la sesta volta in assoluto, la seconda consecutiva. Infatti con lo 0-0 di ieri, secondo clean sheet di fila, altro dato da non sottovalutare, la squadra di Canzi (il tecnico invece giocherà il suo terzo play off consecutivo) non può più scendere sotto la decima posizione, visto che Lucchese e Pineto, undicesime e quindi prime delle escluse, sono rimaste ferme a quota 44 punti, -7 dai granata (che sono settimi insieme alla Juventus NG ma gli scontri diretti sono migliori) e che con due sole gare ancora in calendario non sono più affiancabili. Quello contro il Gubbio dell’ex Piero Braglia era un vero e proprio scontro diretto perché gli umbri, avanti 4 lunghezze, in caso di vittoria sarebbero stati aritmeticamente certi del quinto posto e non ci hanno pensato più di tanto a spingere alla ricerca dei tre punti. Anzi, questo è stato l’unico tema del match, con un primo tempo di pura sofferenza per il Pontedera, schiacciato dalla foga degli avversari. Pur concedendo ben 9 angoli, i granata hanno comunque tenuto botta, tremando in particolare nei 3 minuti seguenti alla mezzora, arco di tempo in cui Vivoli ha salvato con il piede un tap-in di Udoh che sembrava già dentro e poi sono stati salvati dal palo sul destro tesissimo dalla distanza di Casolari. Con l’uscita del numero uno, decisivo anche in questa partita, sui piedi di Di Massimo lanciato in porta (41’), il Pontedera è riuscito ad andare al riposo senza danni. Nella ripresa l’aggressività del Gubbio non è sembrata placarsi, anche se sono cominciate a mancare le misure giuste nelle rifiniture e così Canzi ha messo forze fresche operando 4 cambi contemporaneamente. Nella mezz’ora rimasta da giocare la porta di Vivoli ha rischiato davvero solo su un destro di Tozzuolo sparato alto da dentro l’area piccola (26’), poi Espeche e compagni sono riusciti ad arginare meglio gli umbri e a crearsi anche un’occasione da gol con Lombardi (27’) ma il tiro è stato respinto da Greco.

Stefano Lemmi

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