Pontedera, cronaca di una superiorità. Tre mosse e scacco matto al Sestri

L’analisi della vittoria: da un inizio di partita con pressing dal fondo, alla riconquista del possesso palla

di Redazione Sport
11 gennaio 2024

Pontedera, cronaca di una superiorità. Tre mosse e scacco matto al Sestri

PONTEDERA

Scacco matto in tre mosse. Il Pontedera, che sabato riceve la Fermana, è uscito vittorioso dalla sfida esterna col Sestri Levante (uno 0-2 firmato nella ripresa da Ianesi al 22’ e Benedetti al 30’) grazie ad una chiara superiorità sugli avversari – che i granata hanno avuto comunque il merito di affrontare con umiltà – e disputando una gara praticamente perfetta, suddivisibile in tre fasi, basata su: pressing dal fondo, fase difensiva aggressiva, riconquista possesso palla e sviluppo efficaci.

Prima fase, 1°-32° minuto. A differenza di altre gare, stavolta sono partiti più forte gli avversari che hanno creato un’occasione con Candiano (14’). Dopo un primo quarto d’ora di assestamento e di studio regolato da un sostanziale equilibrio, con i locali in campo col 4-2-3-1 e i granata ad attaccare col 3-4-2-1 e difendere col 4-4-2 fino all’intervallo, il Pontedera ha iniziato ad essere preciso e ordinato, non ha più perso palloni e ha eluso la pressione dei liguri, che di conseguenza hanno dovuto abbassarsi per aumentare l’attenzione. La pericolosità della squadra di Canzi è così cresciuta e la traversa di Ianesi (32’) è stata lo spartiacque che l’ha incanalata verso la vittoria.

Seconda fase, 33°-75° minuto. Sono stati 43 minuti di dominio granata. Il Sestri nella ripresa si è ripresentato col 4-3-3 (Sandri per Andreis) e il Pontedera è passato al 3-4-1-2, scegliendo, viste le caratteristiche degli avversari, di restare aggressivo a uomo e tenendo la squadra compatta e raccolta in 30 metri portando forte pressione dalla linea mediana di campo per non concedere spazi nella propria trequarti. Sono così arrivati la clamorosa occasione di Delpupo (17’), il fallo da rigore su Ignacchiti non rilevato (26’) e i gol di Ianesi e Benedetti, frutto entrambi della scelta di fare pressing dal rinvio dal fondo (il vantaggio è maturato 15“ dopo il rilancio di Anacoura e il raddoppio dopo 28“). Scelta che unita ad una fase difensiva aggressiva e ad una precisione in fase di possesso (con aumento del recupero di palloni e addensamento dell’area di rigore) sono state le tre mosse per far maturare il k.o..

Terza fase, 76°-94° minuto. Sullo 0-2 Barilari ha messo Troiano per Raggio Garibaldi passando al 3-4-1-2 e il Pontedera ha iniziato a lavorare col 5-4-1, scegliendo di abbassarsi per gestire le residue energie a copertura della propria porta (che ha tremato solo sulla traversa di Sandri al 42’) chiudendo le corsie avversarie e facendo densità centralmente, ma concedendosi più campo per attaccare.

La squadra di Canzi ha dimostrato di non aver accusato il riposo natalizio, merito della qualità del programma atletico studiato dal preparatore Lorenzo Monticelli per le feste e dal serio lavoro svolto dai giocatori al rientro.

Stefano Lemmi

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