Pontedera, Perretta: "Punto prezioso contro la Spal per i play off"

Perretta del Pontedera commenta l'1-1 contro la Spal, sottolineando l'importanza del punto in chiave play off.

di STEFANO LEMMI
15 aprile 2025
Perretta in azione. Il pareggio arrivato dopo lo svantaggio ha fruttato un punto importante in chieva play off /(foto Bongianni-Germogli)

Perretta in azione. Il pareggio arrivato dopo lo svantaggio ha fruttato un punto importante in chieva play off /(foto Bongianni-Germogli)

Un punto utile in chiave play off. Così Gabriele Perretta, giocatore-simbolo del Pontedera, ha valutato l’1-1 di sabato contro la Spal, gara nella quale non ha messo la fascia di capitano al braccio per la presenza in campo fin da subito di Marcos Espeche. "Non è stata una partita facile – ha commentato il difensore classe 2000 – perché sapevamo che la Spal era una squadra agguerrita che dispone di giocatori importanti, anche di categoria superiore, e che restano tali nonostante l’annata non sia stata granché (i ferraresi dovranno giocarsi la permanenza in Serie C ai play out, ndr). Quindi siamo stati bravi a fare una buona partita, a soffrire e a ripartire quando abbiamo avuto l’occasione per farlo. Abbiamo trovato il gol, su calcio d’angolo, pochi minuti dopo che lo avevamo preso, e questo ci ha dato gli stimoli giusti per proseguire la gara". Perretta poi ha lanciato un messaggio chiaro per le ultime due sfide, lunedì col Rimini e la domenica successiva a Perugia: "Quello di Ferrara è un punto importante in chiave play off e ce lo teniamo stretto. Abbiamo sempre cercato la vittoria, fin dall’inizio, perché il nostro obiettivo sono gli spareggi-promozione, e quindi quando andiamo in campo non ci accontentiamo. Però siccome la Spal è una bella squadra, c’era da stare attenti perché avremmo anche potuto perdere e quindi secondo me il pareggio è un punto guadagnato. Ora però guardiamo avanti e pensiamo al Rimini".

A livello di atmosfera che si respirava al Mazza, miglior debutto non ci poteva essere per Niccolò Vivoli, che la sua prima presenza stagionale l’ha collezionata in uno stadio che fino a 5 anni fa ospitava squadre a giocatori di Serie A. "Sì – ha dichiarato il portiere classe 2001 - ho debuttato in uno stadio importante con una bella tifoseria (c’erano oltre 5.000 spettatori, ndr) e questo lo sapevo. Quindi un minimo di pressione in più la sentivo, anche perché era un anno che non giocavo. Ma è stata una pressione positiva, i quelle che portano da avere quella attenzione in più". Nel complesso il numero uno granata non è stato particolarmente impegnato, anzi, tutt’altro: "Il tiro del gol l’ho visto partire ed ero sulla traiettoria, però c’era Moretti davanti a me che ha spizzato la palla facendola alzare. Così non ho avuto il giusto tempo di reazione per andare a prenderla, anche perché io a quel punto ero più basso. Nella ripresa invece ho dovuto bloccare solo un tiro centrale di Antenucci, oltre ad un’uscita e un po’ più di lavoro con i piedi, ma niente di particolare".

Stefano Lemmi

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