Pretato guarda lontano: "Il lavoro del mister si vede"

Il difensore del Pontedera ha ricevuto un premio a Cascina e si racconta "Come tutti gli anni il gruppo è molto giovane. C’è il giusto equilibrio".

di Redazione Sport
4 settembre 2024
Il premio consegnato a Mattia Pretato

Il premio consegnato a Mattia Pretato

C’era anche Mattia Pretato lunedì sera a Cascina sul palco, popolato e qualificato, del Pulcino d’Argento a ricevere un premio. Il 22enne difensore del Pontedera, per il momento non ancora utilizzato nelle prime due giornate di campionato e vicinissimo alla laurea in Economia e commercio (prevista entro la fine del 2024), ha ricevuto il 23° memorial Redini davanti ad una platea numerosa che non ha risparmiato applausi in questa manifestazione di prestigio nazionale giunta alla 49a edizione. L’appuntamento ha offerto l’occasione per parlare del Pontedera.

Pretato, con quali obiettivi societari e personali si è aperta la stagione?

"Come ogni anno l’obiettivo del club è arrivare prima possibile alla salvezza in modo da poterci giocare tutte le carte che abbiamo per andare ancora più avanti, come abbiamo fatto l’anno scorso, e magari riuscire a centrare i play off. Dal punto di vista personale, invece, l’obiettivo è giocare il più possibile per aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi".

Tranne che per un breve intermezzo ad Arezzo, lei è a Pontedera da sei anni consecutivi. Che impressione ha del gruppo di giocatori attuale?

"Come tutti gli anni il gruppo è molto giovane, e anche stavolta è composto da giocatori di qualità che in queste prime partite si sono messi in mostra. C’è il giusto equilibrio tra over e under, con i primi che possono aiutare i secondi a crescere nella maniera giusta e a raggiungere i traguardi tutti insieme".

Il lavoro dell’allenatore Agostini si comincia a vedere?

"Sì, si vede che ci ha inculcato tanta forza di volontà. Si è visto a Legnago, dove abbiamo rimontato due reti, e con la Ternana, dove abbiamo giocato con un uomo in meno per quasi 60 minuti".

L’arbitraggio ha influito sulla sconfitta di venerdì?

"Direi proprio che ha influito. Poi, dire se l’espulsione di Espeche sia stata giusta o no, non entro nel merito, ma questo secondo giallo dopo nemmeno 40’ di gioco e anche il rigore, dubbio, che ci è stato fischiato contro, sono episodi che di sicuro hanno influenzato la partita. Comunque è un parere soggettivo".

Sulle tribune c’era più pubblico di casa. Un buon segno, no?

"Speriamo che i risultati degli ultimi anni abbiano convinto più gente a venire allo stadio. A noi fa solo piacere".

Domenica ospitate il Sestri Levante. Una sfida sulla carta…

"Con gli anni abbiamo imparato che in Serie C ogni partita ha la sua storia. Non esistono partite facili e non esistono partite impossibili. Quindi la affronteremo con la solita testa e ce la giocheremo".

Stefano Lemmi

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