Ravenna, col Tuttocuoio vittoria ’di rigore’: "Tre punti pesanti. Veron è stato scorretto"
Manuzzi ha risolto al 90’ il match contro i toscani. Nervi tesi con il difensore ospite: "Mi ha dato due pugni al volto e non è stato visto"
Francesco Manuzzi è stato il match winner del successo giallorosso 2-1 di domenica fra le mura amiche contro il Tuttocuoio. Il peso di andare sul dischetto per realizzare il rigore decisivo al 90’, si è trasformato in gioia da condividere coi compagni e coi tremila del Benelli: "Sì, è stato un rigore pesante, anche perché era all’ultimo minuto. Mi sono preso questa responsabilità, tanto più che all’Alcione Milano ero il rigorista".
Il trentenne centravanti cesenate – 4 gol su rigore nel 2021-22; 2 nel 22-23 e 4 lo scorso anno, nelle ultime 3 fortunate stagioni all’Alcione – ha giocato titolare per l’infortunio al ginocchio che ha tenuto ai box Di Renzo: "Dopo essere andati in vantaggio – ha proseguito Manuzzi – pensavamo di averla portata a casa, invece, sull’unico errore della partita, i nostri avversari hanno pareggiato". Dopo il successo corsaro 3-0 di San Mauro Pascoli, il Ravenna ha rotto il ghiaccio anche in casa, introducendo tra l’altro nel modo migliore la settimana che porterà all’attesissima trasferta di Pistoia: "Si è trattato di una vittoria importantissima. Alla prima giornata in casa, infatti, avevamo perso col Prato, quindi c’era bisogno di sbloccarci. Vincere aiuta a vincere, ma aiuta anche a proseguire nel nostro percorso. Quella sul Tuttocuoio è una vittoria che ci dà fiducia. Restiamo poi sempre consapevoli dei nostri mezzi, che ci hanno permesso di creare tanto e di schiacciare progressivamente gli avversari nella loro area di rigore. Nel 2° tempo infatti il dominio è stato evidente, ma anche nel 1° non ricordo azioni particolarmente pericolose del Tuttocuoio, mentre noi abbiamo avuto qualche opportunità".
È stata questione di ‘tempismo’: "Se l’avessimo sbloccata subito, ovvero nel 1° tempo, sarebbe stata un’altra partita. Il gol ha tardato ad arrivare, ma sono convinto che giocheremo altre partite nelle quali, schiacciando gli avversari, riusciremo invece a segnare in anticipo e a viverla più serenamente". Nel corso del match, Manuzzi ha dato vita anche ad un acceso duello col difensore argentino Veron. Un duello che, forse, l’arbitro avrebbe dovuto ‘regolamentare’ con più energia, visti i colpi proibiti incassati: "Di solito sono un giocatore che non si tira indietro dalla lotta e dalla ‘guerra’, restando tuttavia sempre nei limiti della sportività. Stavolta invece Veron non è stato per niente sportivo. Quello che mi ha fatto non è sport. Per due volte mi ha dato un pugno al volto. Purtroppo l’arbitro e il guardalinee hanno detto di non aver visto, ed è anche comprensibile, dato che l’azione si stava sviluppano altrove. Posso tuttavia capire l’arbitro, ma un giocatore sportivo non fa questi gesti e non si comporta così".
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