Ravenna, due giornate senza Diallo: "Siamo primi, ma niente pressioni"
Il bomber squalificato per una gomitata a un giocatore del Lentigione. Nappello: "Siamo ambiziosi"
Più forte degli arbitri e del nervosismo indotto. È ora questo l’obiettivo del Ravenna, che si lecca ulteriormente le ferite per le 2 giornate comminate ieri dal giudice sportivo a Cherif Diallo. Per l’espulsione rimediata contro il Lentigione ("per avere colpito un calciatore avversario con una gomitata al volto a gioco in svolgimento, ma senza alcuna possibilità di contendere il pallone"), il Ravenna dovrà dunque rinunciare al proprio centravanti nella trasferta di domenica a San Giuliano Milanese, e poi anche nell’atteso scontro diretto casalingo con la Victor San Marino.
Il nervosismo, che nei turni precedenti aveva colto soprattutto Magnanini e Sabbatani (3 turni a testa), ma anche Nappello, Sare, Campagna e Gadda (1 turno), comincia a pesare nell’economia della stagione. Con un po’ di rammarico, ma anche con serenità, a fare il punto è stato il fantasista Umberto Nappello, protagonista del palo colpito su punizione: "Fosse andata dentro la palla, saremmo andati 1-1, e la partita avrebbe potuto prendere una piega differente. Purtroppo però gli episodi ci girano contro. D’altronde, questo è un campionato tosto e non solo dalla stagione in corso. La serie D è sempre così. Nessuno ti regala niente. Le squadre sono tutte attrezzate, come ha dimostrato il Lentigione, e non puoi permetterti di sbagliare, nemmeno un quarto d’ora, perché poi ti puniscono. Era successo col Fanfulla e si è ripetuto nel 1° tempo col Lentigione. Sappiamo che queste sono le condizioni, dobbiamo stare tranquilli, rimanere sul pezzo, valutare gli errori, cercare di non commetterli di nuovo e ripartire con entusiasmo, come abbiamo sempre fatto fino ad ora".
Gli episodi vanno allora canalizzati: "A Bologna, col Corticella, abbiamo giocato in trasferta contro un avversario di rango, sfruttando l’episodio favorevole del rigore dopo 2’. Col Lentigione, invece, alla mezzora, l’episodio ci è andato a sfavore: palla sul palo e, poco dopo, i nostri avversari hanno raddoppiato". Sulla tavola di Nappello c’è anche un bicchiere mezzo pieno: "Direi di ripartire dalla reazione avuta nella ripresa. Siamo entrati in campo col piglio giusto, rimettendola subito in carreggiata. Purtroppo non siamo riusciti a completare l’opera, però c’è stata comunque una reazione. Il nostro stato d’animo in vetta alla classifica? Dobbiamo essere contenti e gioire tutte le sere, proseguendo nel nostro sogno, ma anche spingere forte con spensieratezza, senza crearci pressioni né obblighi. Il nostro compito è quello di lavorare settimana per settimana, continuando ad ambire a qualcosa in più. Alla ventitreesima giornata, poter dire di essere in testa alla classifica, è motivo di felicità".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su