Ravenna "Il segreto è imporre il nostro gioco"

Umberto Agnelli, mister versatilità. "Andremo a Corticella con mentalità e voglia. Titolare o riserva, ho un approccio positivo"

16 novembre 2024
Ravenna "Il segreto è imporre il nostro gioco"

Umberto Agnelli, 24enne jolly del Ravenna, può giocare sia da difensore che da centrocampista (foto Zani)

Finché non si aprirà la finestra del mercato di riparazione con l’arrivo del ‘braccetto’ di sinistra Frank Amoabeng, 2001 dal Gozzano, Umberto Agnelli resterà l’unica alternativa over ai tre difensori centrali titolari, ovvero Onofri, Esposito e Venturini. Lo scorso anno, il 24enne jolly cremasco diventò il valore aggiunto del Ravenna di Gadda, impiegato da difensore centrale, da esterno sia a destra che a sinistra, e pure da centrocampista sulla mediana. Finora, Agnelli è stato impiegato 3 volte da titolare con Antonioli in panchina. In due circostanze da ‘braccetto’ e a Imola da play: "Se c’è bisogno – ha commentato il jolly giallorosso – gioco dove chiede il mister, che sia in difesa, a centrocampo e sugli esterni, anche perché, quando hai fiducia e dai fiducia, ti senti comunque ripagato, a prescindere. E, alla fine, è proprio questo l’importante". Nel vittorioso match di Coppa Italia di mercoledì sera contro il Fossombrone, Agnelli è stato anche concreto protagonista del risultato, segnando il gol del vantaggio ravennate in avvio di match, con un colpo di testa ottimamente calibrato: "Il mio è un discorso in generale. Ci siamo sempre allenati bene, anche chi ha avuto poco minutaggio. E allora, continuiamo su questa strada, perché è quella giusta. È la via che fa vedere tante cose, prima di tutto che siamo un gruppo e che siamo uniti. Contro il Fossombrone, anche i giovani hanno dimostrato che possono far parte di questa squadra, pure da titolari".

Non ci sono troppi segreti nel rendimento di Agnelli, se non una versatilità che, tra l’altro, è stata alla base della conferma estiva dopo lo straordinario campionato della passata stagione: "Mi metto a disposizione del mister, della squadra e di ogni mio compagno. Niente di più. Cerco sempre di trasmettere positività, anche quando non vengo impiegato dall’inizio. Penso che sia questo l’approccio migliore, ovvero lavorare duramente, senza pensare troppo alle questioni individuali, ovvero al fatto se sei titolare o meno. d’altronde si può entrare e risolvere le partite anche dalla panchina". Ora il Ravenna, 2° in classifica con 22 punti, a -3 dalla capolista Tau Altopascio, si prepara ad affrontare, domani a Bologna, il Corticella, che insegue al 10° posto con 16 punti e la peggior difesa del girone D (23 reti subiti, anche se non ne incassa da due turni). I giallorosso invece – 4 vittorie consecutive, che diventano 5 con quella di Coppa Italia – hanno nel mirino l’ennesimo successo: "Andremo a Corticella applicando l’approccio che è un po’ il marchio di fabbrica di mister Marchionni, cioè con mentalità e voglia, cercando di imporre subito il nostro predominio. Sono convinto che porterà ottimi risultati e farà la differenza".

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