Real Forte È una falsa partenza

Versiliesi sconfitti in casa dal neopromosso Figline. Tanto ancora da lavorare per Sena in chiave futura

11 settembre 2023
Real Forte È una falsa partenza

Real Forte È una falsa partenza

FORTE DEI MARMI – Falsa partenza per il Real Forte Querceta, sconfitto in casa 0-1 dal neopromosso Figline. Decide il sinistro a metà primo tempo dell’attaccante Bruni. Risultato giusto, con il Figline che si è dimostrato squadra più rodata e compatta. C’è tanto da lavorare per un Real FQ cui non è bastata la reazione d’orgoglio a inizio ripresa.

L’equilibrio si spezza al 21’: conclusione improvvisa di Bruni dal limite che sorprende Luci sul primo palo. È un vantaggio meritato perché il Figline aveva già impensierito più di una volta la retroguardia locale: la posizione di Torrini tra le righe di centrocampo e attacco ha creato molto imbarazzo al Real Forte Querceta mentre dall’altra parte la coppia di centrali Sabatini e Orpelli ha avuto vita facile nel contenere Pegollo, lasciato troppo solo. Nel Real Forte Querceta del primo tempo tante le cose da registrare: manovra apatica, movimento senza palla inesistente, troppa distanza tra i reparti e una certa fragilità difensiva, soprattutto sul versante sinistro. Come parziale attenuante c’è l’infortunio di Apolloni dopo una manciata di minuti.

Sena lascia negli spogliatoi metà difesa (fuori Chaabti e Ndiaye, dentro Betti e Maccabruni), ma nella ripresa è l’atteggiamento del Real Forte a cambiare: Conti è costretto ad alzare in angolo una punizione di Bigica poi è decisivo Dema ad anticipare Podestà sul cross di Purro. Ci prova anche Lazzoni ma il suo destro termina a lato. Il Figline soffre, abbassa il proprio baricentro e si affida alle ripartenze guidate da Bruni e dal promettente 2005 Diarra. Il Real Forte Querceta alza i centimetri in attacco con l’inserimento di Gabrielli ma a sfiorare il pari è Bigica a cui non riesce la deviazione sotto porta su un cross di Scarpa. L’ultimo brivido lo regala un’uscita sballata di Conti ma Orpelli anticipa Pegollo.

Michele Nardini

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