Rimini, seconda notte di Coppa. Buscè: "Ora alziamo l’asticella"

Stasera a Lumezzane un’altra gara da dentro o fuori per i biancorossi prima dell’inizio del campionato

di DONATELLA FILIPPI -
17 agosto 2024
Rimini, seconda notte di Coppa. Buscè: "Ora alziamo l’asticella"

L’attaccante Giacomo Parigi

Antonio Buscè vuole che il suo Rimini si abitui a vincere. Con il campionato ancora fermo, anche se per poco, tocca alla Coppa Italia continuare a regalare quelle buone abitudini. Superato il primo step con l’Arzignano, stasera (ore 21) tocca al Lumezzane testare le abitudini vincenti dei biancorossi. Ancora una gara da dentro o fuori, ma questa volta lontano dall’energia del ’Romeo Neri’. "Tutte le partite vanno affrontate con la voglia di portare a casa l’obiettivo – dice Buscè – Tutte, nessuna esclusa. Quindi noi faremo sempre questo: Coppa Italia o no, bisogna sempre andare a giocare le partite con positività, essere propositivi, per conquistare la posta in palio piena. Questa deve essere la mentalità che ci accompagna. Non vuol dire essere presuntuosi: credo che anche a calcio balilla nessuno voglia perdere. Questa è la base di tutto". Sale il livello della competizione, e sale il livello dell’avversario di turno. "Il Lumezzane è una buona squadra, tosta. Che ha giocatori importanti ed è reduce da un buonissimo campionato, lo scorso. Hanno una buona struttura e anche idee, quindi siamo consapevoli che sarà una gara complicata da affrontare".

Fissato l’obiettivo, è normale che il percorso che porta all’inizio del campionato imponga anche segnali di crescita. "Giorno dopo giorno i ragazzi riescono ad essere più puliti nella corsa, ma anche a livello di lucidità mentale – dice Buscè che, proprio come Franzini dall’altra parte, sarà ex di turno – Più passano i giorni più si riescono a smaltire i carichi di lavoro delle quattro settimane di preparazione. Non siamo ancora al massimo, questo va detto, ma credo che nessuna squadra ora sia al massimo della condizione fisica e mentale. Però la condizione è accettabile. È normale che serva avere qualcosa in più col Lumezzane, bisogna alzare l’asticella. Sopportando a denti stretti, a volte, anche la fatica e la stanchezza. È un periodo in cui bisogna lavorare su questo e portare i ragazzi fra qualche settimana a essere non dico al top, ma vicino alla condizione fisica migliore". In un momento in cui il mercato ancora fa parlare di sè. "Ci sono dinamiche un po’ particolari in quest’ultimo scorcio di mercato – lo sa bene l’allenatore del Rimini – La società se ritiene opportuno mettere dentro giocatori che alzino l’asticella al club bene, altrimenti se dobbiamo prendere giocatori solo per fare numero assolutamente no. Credo che il direttore Di Battista abbia già individuato qualcuno per dare una mano a una rosa che è già una buona rosa".

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